Playoff e futuro, la visione di Bianchi: “Milano è la favorita, ma...”

In un’intervista a L’Ultimo Uomo, il presidente Legabasket traccia alcune considerazioni sui playoff imminenti e sul futuro della Serie A.
18.05.2019 17:37 di  Ennio Terrasi Borghesan  Twitter:    vedi letture
Playoff e futuro, la visione di Bianchi: “Milano è la favorita, ma...”

Avremo tutte serie molto interessanti, non vedo valori predominanti in assoluto, a cominciare da Milano che parte sicuramente come favorita”. In vista dell’inizio dei playoff scudetto, il presidente Legabasket Egidio Bianchi ha rilasciato una corposa intervista a L’Ultimo Uomo, per tracciare la strada delle serie dei quarti di finale oltre ad alcune considerazioni sul futuro, in una annata decisamente complicata per il basket italiano.

Sulle serie dei quarti - “Milano arriva in una situazione non facilissima per gli infortuni, con le assenze di James e Nedovic, ma con Avellino è una serie interessante anche perché l’Olimpia per le altre è un punto di riferimento. Cremona contro Trieste è una serie aperta, anche alla luce dei risultati in stagione regolare in cui le due squadre si sono incontrate con valori che si equivalevano; la Vanoli poi ha un predominio casalingo importante e ormai è una pretendente al titolo. Per quanto riguarda Venezia-Trento, è storia degli ultimi anni. Con nessuna delle due vorrei mai giocare, sono due squadre con cui è molto complicato avere a che fare e tra loro si conoscono benissimo, a livello di giocatori e staff tecnico, sarà una serie bellissima e avvincente: è quella che mi incuriosisce di più, considerando quello che sono state le ultime stagioni. Sassari-Brindisi è una serie apertissima per entrambe, qui i valori non solo si equivalgono ma hanno dimostrato di essere squadre che quando chiamate a partite importanti e decisive hanno tirato fuori il meglio di loro”.

Sull’impatto delle coppe Europee sulla stagione delle squadre - “È del tutto evidente come le due competizioni prosciughino dal punto di vista delle risorse fisiche e mentali in maniera importante. Per fare entrambe le competizioni bisogna essere sicuramente attrezzati, e gli impegni vanno dosati in funzione del roster che si costruisce. È chiaro che da un lato c’è lo stimolo del confronto con l’Europa, che rappresenta anche l’appeal per nuovi sponsor o una maggiore attenzione sul club, ma le squadre vanno costruite all’altezza per entrambe le competizioni. Io credo che siano le situazioni a determinare se l’Europa può essere un deterrente o una fonte di crescita: Bologna e Sassari hanno vinto entrambe, ma la loro stagione è stata diversa”.

Sul futuro prossimo, a partire dai prossimi eventi di Lega - “Al prossimo anno chiedo in primo luogo qualcosa che sta fuori dai calendari: la sostenibilità delle squadre, conoscendo il percorso intrapreso con l’approvazione del regolamento esecutivo di Lega. Credo che il prossimo anno si presenteranno squadre in grado di rivolgere un’attenzione particolare alla loro sostenibilità. Avremo poi la Supercoppa a Bari, a meno di una settimana dalla fine dei Mondiali, che sarà un banco di prova per capire come si delineeranno i valori della prossima stagione. Ci sarà un tema complicatissimo come la definizione dei calendari, ma poi ci sono anche tre eventi su cui stiamo spingendo tantissimo: la Final Eight sarà un momento molto emozionante, perché una piazza come Pesaro ci attenderà con particolare attenzione; torneremo a giocare durante le feste natalizie, abbiamo visto che i nostri appassionati hanno risposto bene; e infine NextGen, che quest’anno è stato un esperimento riuscito e il prossimo dovrà consacrarsi”.