Reggio batte Venezia nello scontro diretto, ok Torino e Varese in volata

La GrissinBon batte Venezia nel match clou del pomeriggio di A.
23.10.2016 20:15 di  Simone Mazzola  Twitter:    vedi letture
Reggio batte Venezia nello scontro diretto, ok Torino e Varese in volata
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Dopo la vittoria della capolista Milano a casa di Brescia nell’anticipo di mezzogiorno, c’era il piatto intero della giornata con il clou di Reggio Emilia-Venezia.

L’incontro di cartello della domenica pomeriggio fra Reggio Emilia e Venezia che doveva dare qualche indizio in più su chi può candidarsi come l’anti-Milano premia gli emiliani che hanno la meglio dopo una gara combattuta ma che li ha visti sempre avanti nel punteggio. Brillano ancora gli italiani “Made in Reggio”, con Cervi (19) e Aradori (18) dominanti. Parte a razzo Reggio che spinta da oltre 5.200 supporters scatta concentrata sui blocchi di partenza con le bombe di Della Valle. I lagunari hanno la mira annebbiata ma con Tonut restano a galla. Buzzer beater di McGee per il 19-16 al 10’. Seconda frazione che viaggia sul filo dell’equilibrio con la Reggiana sempre col naso avanti che trova un fattore a centro area nel totem Cervi (5/5 per lui). La Reyer risponde con le triple dei suoi esterni, in particolare dell’ispiratissimo McGee, e resta in scia ai biancorossi. Si va al riposo lungo sul 40-35. Terzo periodo in cui l’attacco orogranata si accende ad intermittenza. La Grissin Bon ne approfitta e cavalca ancora il lungo azzurro che si erge anche a muro difensivo. Tre bombe di Aradori e le schiacciate in contropiede di Lesic e Polonara guidano la fuga di Reggio che scappa via fino al +15 (63-48) in chiusura di tempo. Ultimo periodo con Venezia che prova rientrare fino al -6 con Haynes ma di nuovo le frecce tricolori Aradori e Della Valle mandano i titoli di coda del match. 85-79 il finale.        
         
La prima partita in ordine di tempo a concludersi è quella tra Consultinvest Pesaro e Sidigas Avellino, dove gli irpini hanno la meglio uscendo alla distanza dopo un primo tempo piuttosto difficile. Harrow e Jones (17 punti a testa) sono i fari dei padroni di casa che conducono il primo tempo a basso punteggio, che però porta un minimo vantaggio alla pausa lunga. Nel terzo quarto Ragland e Leunen suonano la carica per la truppa di Sacripanti che scava il break di otto punti che in una partita terminata 60-55 fa tutta la differenza del mondo.
A Trento continua il buon momento della Dolomiti che ha la meglio sulla Betaland Capo d’Orlando per 85-76.
Il primo quarto è ad altissimi ritmi con le squadre che si scambiano canestri con Delas negli ospiti a segnare la via (19 per lui alla fine), mentre dall’altra parte le bocche da fuoco sono diverse e i padroni di casa concludono con sei lunghezze di vantaggio la prima frazione. I quarti centrali sono equilibrati con Trento che organizza l’attacco con un Craft che crea per i compagni, mentre dall’altra parte è Fitipaldo e fare attacco da solo (12 assists per lui), ma all’ultma pausa è ancora Trento avanti di sette lunghezze che può controllare e condurre in porto la vittoria.

A Varese esordisce Phil Goss nelle fila di Brindisi in una partita dall’alto tasso di combattimento. La differenza tra le due squadre è la maggior ripartizione delle responsabilità offensive per Brindisi che manda cinque giocatori in doppia cifra, mentre dall’altra parte sono Eyenga (18 punti) e Pelle (10+11 rimb.) ad essere protagonisti.
Si viaggia sui binari dell’equilibrio per tutto il match con le squadre che rispondono colpo su colpo sino al finale dove a un minuto dalla sirena sul 70 pari arriva il gioco da tre punti di Scott che indirizza il match. Sembra finita quando Maynor fa 1-2, ma lo stesso fa Goss e ancora Kangur segna allo scadere da tre punti per l'overtime.
Varese sulle ali dell'entusiasmo vola subito a +7 con Maynor ribaltando una situazione disperata e vincendo per 91-81.
Non mancano le emozioni nemmeno a Torino dove serve un supplementare per decidere Fiat contro Vanoli. La partita si divide in due, con il primo tempo a completo dominio dei padroni di casa che con White e Wright controllano ritmo e punteggio andando alla pausa sul +18. Nel secondo cambia tutto. Un super Biligha, coadivuato dal solito cuore cremonese, ribalta la partita e dopo il pareggio di Mian a 1’ dalla fine non segna più nessuno per l’overtime. Torino prova a scappare, Poeta nel finale di overtime non trema dalla lunetta, ma Turner rimette tutto in gioco con la tripla. E' l'ultimo sussulto cremonese, perchè poi non segna più nessuno e finisce 85-82 per i piemontesi.


Articolo in collaborazione con Luca Sanibondi da Reggio Emilia.