Sacripanti: “La Virtus era la prima scelta, un orgoglio essere qua”

E' stato presentato il nuovo allenatore della formazione bianconera
15.06.2018 16:03 di Fabio Cavagnera Twitter:    vedi letture
Sacripanti: “La Virtus era la prima scelta, un orgoglio essere qua”
© foto di Foto Virtus

La Virtus Bologna ha iniziato oggi ad ora di pranzo il suo nuovo corso, con la presentazione del nuovo allenatore Pino Sacripanti, arrivato sotto le Due Torri, dopo tre annate ad Avellino. “Ha firmato un contratto di due anni, con uscita a favore del club alla fine della prima stagione – queste i tempi dell’accordo, annunciati dall’ad Alessandro Dalla SaldaLe sue squadre danno sempre 110%, non si arrendono mai ed è un vincente. La Virtus tornerà in Europa e serviva un tecnico che sapesse cosa significa il doppio impegno. E volevo un allenatore full-time”. Si erano fatti, infatti, tanti nomi, tra cui quelli di Scariolo e Djordjevic, impegnati con Spagna e Serbia.

Il futuro è, invece, Sacripanti ed il nuovo tecnico è già entusiasta di questa nuova avventura: “Ho ricevuto una telefonata a mezzanotte, ci siamo incontrati il giorno dopo e ho accettato subito – la spiegazione della trattativa - Ho detto al mio procuratore che era la mia prima scelta e si doveva fare subito. Perché questa è Basket City, qui si respira la pallacanestro. E’ un grande orgoglio poter allenare la Virtus”. Subito c’è un messaggio ai tifosi: “Noi dovremo essere all’altezza della passione dei nostri tifosi, dovremo riportare la squadra all’altezza che merita, giocare faccia a faccia con tutti senza aver mai paura di nessuno”.

Ovviamente, essendo giugno, si parla molto di mercato: “Partiamo da tre giocatori che sono sotto contratto, Baldi Rossi, Aradori e Pajola. Ricomincio da tre, come diceva Troisi”. E sul resto della squadra: “La cosa più importante da fare adesso è mettere un giocatore accanto all’altro e non uno sopra l’altro. Cercheremo di fare un mercato che crei una buona chimica”. Sul tipo di formazione che vedremo sul parquet: “Amo un basket spumeggiante, far correre la squadra e far divertire il pubblico. Anche perché a Bologna c’è un grande clima ed un grande pubblico”.