Trieste chiude il suo bel ritorno: cosa riserverà il prossimo futuro?

La sconfitta di ieri ha chiuso la stagione della neopromossa, prima negli ultimi 4 anni a conquistare i playoff. Si apre ora un’estate con alcuni dubbi.
26.05.2019 19:19 di  Ennio Terrasi Borghesan  Twitter:    vedi letture
Trieste chiude il suo bel ritorno: cosa riserverà il prossimo futuro?
© foto di Instagram Trieste

Un entusiasmo e una piazza che mancava alla massima serie, e di cui il nostro basket aveva bisogno. La sconfitta in Gara 4 contro Cremona, dopo 4 partite combattute alla pari con la seconda forza del campionato, ha chiuso la stagione dell’Alma Trieste, splendida neopromossa che ha recitato un campionato da assoluta protagonista, mancando per un soffio le Final Eight di Coppa Italia e accedendo ai playoff scudetto per la prima volta dopo 16 anni.
Solo applausi, quindi, per la matricola allenata da Eugenio Dalmasson, che tra l’altro ieri sera ha dovuto fare a meno di un giocatore importante come Zoran Dragic (fantastico nel successo di gara 3 con 26 punti a referto). Proprio lo sloveno è uno dei nomi che più brillano nella stagione della squadra giuliana: arrivato in sordina, dopo i tanti infortuni che ne avevano caratterizzato le esperienze con Milano e Efes, Dragic si è confermato come giocatore di categoria superiore e di livello ottimo per il basket europeo, ed è stato grande aggiunta a un roster già costruito in maniera sagace in estate. Due lunghi molto verticali come Knox e Mosley, l’esperienza di Peric e Wright, la “fame” di Sanders e l’affiatamento del nucleo italiano confermato in blocco dopo la promozione in A1, con l’unica aggiunta di Strautins: la ricetta per una stagione spettacolare, ben oltre le aspettative che parlavano di salvezza con un attacco pirotecnico che ha spesso entusiasmato il caloroso pubblico del PalaTrieste, visto che in 10 partite casalinghe su 15 l’Alma ha scollinato oltre quota 90 punti. 

Adesso si apre un’estate con più di qualche dubbio, vista la precaria situazione venutasi a creare dopo l’arresto a fine marzo del presidente Scavone, patron anche del main sponsor Alma: la risposta affettuosa e solidale della città ha anche portato effetti positivi con la squadra che è riuscita a trovare le risorse per terminare la stagione senza debiti, ma il futuro dovrebbe passare attraverso un ridimensionamento (di circa il 30%) del budget secondo quanto espresso negli ultimi giorni dal neo presidente (ed ex AD) Mauro, che ha pure fatto ventilare l’ipotesi di una coppa europea se dovesse presentarsi uno sponsor in grado di sostenerne le spese. Di certo c’è una cosa: la piazza appassionata di Trieste (oltre 4000 abbonati, e oltre 6500 di media nei playoff) è un tesoro del basket italiano, e non va dilapidato così.