Varese piega Avellino, Brindisi ok su Pesaro, volano Sassari e Cremona

A Masnago passa l'Openjobmetis con un super Okoye, l'Happy Casa batte Pesaro staccandosi dalla zona calda. Sassari si rialza dopo l'Europe Cup.
18.03.2018 20:00 di  Paolo Terrasi  Twitter:    vedi letture
Varese piega Avellino, Brindisi ok su Pesaro, volano Sassari e Cremona
© foto di Twitter Capo

Continua la striscia di scalpi importanti per la squadra di Caja, che viene guidata da un super Okoye da 26 punti. Agli Irpini non bastano i 22 di Rich. Inizia molto bene Varese, rifilando la doppia cifra di vantaggio agli ospiti campani nel primo quarto, trascinati da un super Okoye, autore di 12 punti già nel primo quarto (26-14). L’Openjobmetis si limita a gestire il vantaggio andando al riposo lungo sul +11, con gli Irpini guidati dai 13 di Rich (18-19). Avellino rientra in partita nel terzo quarto, portandosi anche fino al -3 a metà frazione, ma Varese reagisce e riesce ad andare all’ultimo riposo sul +8. La Sidigas si porta però avanti nell’ultimo quarto grazie agli sforzi di Wells, autore di 14 punti in 16 minuti, e la partita si accende. Varese si riporta avanti con la tripla di Larson, ed allunga il solco con Okoye, con una tripla clamorosa prima e con l’assist per Delas dopo, per il +6. Varese gestisce nel finale eventuali tentativi di rimonta di Avellino, ed ottiene la vittoria finale per 82-75.

Lo scontro salvezza va a Brindisi, con Pesaro sconfitta nonostante i 17 di Omogbo: per l’Happy Casa 22 di Moore, con 4/8 da 3 punti.  Nel primo quarto sono i pugliesi a tenere l’inerzia, rimanendo in vantaggio per buona parte del quarto, chiudendolo sul punteggio di 23-15,grazie ai 7 di Moore. Ancora più facile il secondo quarto per l’Happy Casa, che si porta anche a +20, e va all’intervallo lungo sopra di +16 (29-19). Prova a rientrare in partita la VL, riuscendo stavolta a difendere meglio, obbligando i padroni di casa a dover subire un parziale di 20-11, culminato con la tripla di Clarke che porta i pugliesi a chiamare il timeout, con Pesaro che si porta a -7.  L’ultimo riposo vede i padroni di casa in vantaggio di nove punti, con 20 di Moore. Il distacco non subisce scossoni nell’ultimo quarto, con Brindisi che vince anche l’ultima frazione per 22-20 e si assicura la vittoria finale per 91-80.

Sassari prova a dimenticare l’eliminazione in Europe Cup, e con una prova convincente offensivamente infligge a Capo D’Orlando l’undicesima sconfitta di fila in campionato. Per i Giganti 20 punti di Polonara, 18 a testa per Pierre e Jones; ai siciliani non bastano i 23 di Faust, e nonostante la buona prestazione offensiva paga le alte percentuali degli ospiti.
 Inizio sprint della Betaland, grazie a due triple consecutive di Kulboka, ma Sassari evita la fuga dei padroni di casa grazie ad un gioco da 3 di Pierre ed una schiacciata di Jones, portandosi in vantaggio grazie alla rubata+ Schiacciata di Polonara, e la seconda persa consecutiva di Capo, concretizzata da Stipcevic, porta alla prima sospensione della partita per l’Orlandina, chiamata da Di Carlo sul 13-9 per i Sardi. Dopo la sospensione una tripla a testa per Faust e Stipcevic, con l’atmosfera al PalaSikeliArkivi che si scalda. Capo è ha la mano calda, con due triple consecutive da parte di Stojanovic e Maynor che regalano la parità a 4.24 dalla prima pausa. Capo è pimpante in attacco, a parte qualche persa, ma decisamente distratta in difesa, dove concede ben 32 punti alla Dinamo nella prima frazione, con Sassari che va al riposo sul +8 (24-32). Bostic sfrutta la differenza di velocità con Campani e porta la Dinamo al massimo vantaggio, +11, che diventano 14 con la tripla di Hatcher, che causa il secondo Timeout per Di Carlo. Il Timeout lo chiamerà due minuti dopo Pasquini, con Capo che si riporta a -9 grazie alla combinazione tra Stojanovic e Knox. I giganti però si riportano sul +18, grazie alle polveri bagnate dei Paladini ed alla tripla di Polonara. Le due squadre vanno all’intervallo lungo sul 42-56 per gli ospiti, guidati da 16 di Jones, a cui risponde Stojanovic con 9 punti. Problemi tecnici al tabellone dell’ex PalaFantozzi in apertura di terzo quarto, la partita riprende dopo almeno 20 minuti, con il cronometro dei 24 secondi fuori uso. In campo, l’inerzia non cambia, con Sassari ancora saldamente in vantaggio, con il distacco che fa l’elastico tra gli 8 ed i 18 punti, con la schiacciata di Bostic che firma il +20, massimo vantaggio, a 4 dall’ultimo break. Diventa un +23 un minuto dopo con la tripla di Polonara.
Il terzo quarto si conclude sul 62-77 per il Banco Di Sardegna. Capo non riesce a trovare la via della rimonta, complice un Polonara capace di segnare anche di tabella ed una terna non benevola nei confronti dei siciliani. La Betaland ci prova, ma ad ogni suo sforzo offensivo corrisponde una amnesia difensiva che Sassari fa pagare carissimo, con triple che piovono a catinelle dall’angolo (4 di fila per i Sardi). Pierre la chiude emotivamente, con la schiacciata su Knox con tanto di fallo subito (e necessità di trattamenti medici per l’Ex Virtus). La Betaland riesce ad aggiudicarsi soltanto il quarto parziale, ma il risultato finale recita 89-103: Sassari mantiene la scia di Bologna in ottica playoff, per Capo continua la crisi con l’ultimo posto condiviso ancora con Pesaro.

Nel posticipo, tutto facile per la Vanoli Cremona, che piega Torino per 92-70, dominando ogni quarto in modo costante, e con il contributo di Martin (24 punti) e Johnson Odom (20): Torino, priva già a metà partita di Sasha Vujacic, espulso, può contare soltanto sui 22 di Diante.