Verso gara 5: Trento col vento in poppa, Venezia col dubbio Batista

Tutto da rifare: 2-2 e palla al centro. Sono state giocate quattro partite della finale scudetto e la serie non ha ancora preso un suo indirizzo, così la gara 5 di domani al Taliercio diventa molto importante, seppur non ancora decisiva, perché darà alla vincitrice il match point tricolore due giorni dopo. La Reyer potrà contare sul fattore campo, in una mini serie a 3 gare, anche se sinora la partita a scacchi è stata ‘ai punti’ favorevole a Trento. Quando c’è stato Dominique Sutton, infatti, la Dolomiti Energia ha vinto gara 1 e gara 4 ed era in vantaggio anche nel secondo episodio, prima dell’infortunio.

L’americano ci sarà e potrà, almeno nelle speranze di Buscaglia, dare un apporto sempre maggiore: “Complimenti allo staff medico, lui ha mostrato una straordinaria voglia di giocare - le parole del coach, al termine di gara 4 - Ha giocato con ordine, è di buon auspicio per gara 5, dove spero potrà dare qualche minuto in più”. L’Aquila si presenterà con lo stesso roster di ieri sera e con tanta fiducia, per aver sovvertito ancora una volta un pronostico, che pareva lasciarla con poche speranze, per via delle rotazioni molto limitate. Ma si dice così da inizio playoff e Trento è a due passi dallo scudetto.

L’Umana Venezia di gara 4 è stata troppo brutta per essere vera, soffocata dalla difesa trentina e mai con la lucidità per sovvertire l’inerzia del match, anche quando ha avuto le occasioni (poche) di farlo. Haynes e Stone non potranno che dare un contributo migliore, spinti anche dall’entusiasmo di un Taliercio già da giorni completamente esaurito, così come ci sono possibilità di rivedere sul parquet Esteban Batista: “Farà un’ecografia e poi vedremo - ha spiegato Walter De Raffaele, post gara 4 - Ma sta molto meglio”. Il suo apporto sarebbe importante, ma servirà soprattutto tutta un’altra Reyer.