Carraretto e la gioia Fortitudo: “Un’annata magica. Ed ora il derby”

Il gm dell'Aquila racconta la storica promozione della Bologna biancoblu
02.04.2019 15:58 di Dario Ronzulli Twitter:    vedi letture
La festa della Fortitudo
La festa della Fortitudo
© foto di Dario Ronzulli

La Fortitudo Bologna è tornata in Serie A, dopo 10 anni nelle serie minori e nella città delle Due Torri non si è ovviamente ancora spenta la festa per il pubblico dell’Aquila. Tra i protagonisti della promozione c’è stato Marco Carraretto, GM della società felsinea e colui che ha lavorato per costruire questa squadra quasi imbattibile per la serie cadetta. Le sue parole sulla grande cavalcata della 'Effe', con un accenno al derby ed al futuro. 

Cosa significa per Marco Carraretto la promozione?
Per me è il coronamento di un’avventura dirigenziale iniziata in maniera importante questa estate. Tutte le critiche a questa squadra sono state dissipate con questo rendimento incredibile, fatto di così poche sconfitte durante l’anno e con così largo anticipo. E’ una soddisfazione personale, per la crescita esponenziale di questa squadra durante la stagione”.

E per il pubblico della Fortitudo?
Per il popolo biancoblu penso sia una gioia indescrivibile. Già durante la settimana, è stato incredibile. C’era un’attesa e un’emozione palpabile in tutta la città. Grande soddisfazione e grande spinta per aver ridato a questo popolo il palcoscenico più importante del campionato italiano”.

Vi immaginavate fosse una squadra così forte questa estate?
Oggettivamente era difficile poterlo pensare, anche perché statisticamente avevamo guardato il ruolino di marcia di Trieste, che l’anno scorso aveva vinto la stagione regolare, e avevano perso nove partite. L’averne fatte così poche ci fa capire come è stata magica questa stagione. Sulla carta ovviamente lo speravamo, ma siamo rimasti tutti sorpresi e contenti di quest’amalgama”.

L’accoppiata Leunen-Hanbrouck ha fatto la differenza
Sono stati due giocatori che avevamo seguito e volevamo portato. Quello di Martin è stato quello più semplice per la rapidità con cui ha accettato, ma più difficile perché era l’ultimo tassello da inserire in una squadra già formata. Ha dato a tutti la possibilità di crescere. Abbiamo voluto andare su giocatori con esperienza e con caratteristiche ben precise, zero scommesse ed un mix tra giovani ed elementi esperti. E’ stato quello che ci ha permesso di fare questa stagione così spettacolare”.

L’anno prossima tornerà il derby: cosa significa?
Un’emozione. Già era stata assaporata in Legadue, credo che ora nella massima serie sarà fantastico. Spero possa tornare, come in passato, un momento per rendere nuovamente questa città Basket City a tutti gli effetti”.

Il bello viene adesso?
Adesso è una squadra che non si accontenta, credo che battere un record e cercare di farlo diventare imbattibile possa essere uno stimolo per finire bene questa stagione. Poi, quando finirà, avremo tempo e modo di pensare come sarà l’anno prossimo”.