Virtus-Fortitudo: Bologna ritrova il derby, quasi otto anni dopo

La stracittadina bolognese ritorna, l'ultima volta la decise Vukcevic nel marzo 2009
05.01.2017 16:24 di Domenico Landolfo   vedi letture
Ramagli e Boniciolli
Ramagli e Boniciolli
© foto di Twitter Virtus

All’ombra della Garisenda e della Torre degli Asinelli torna il grande basket, a distanza di quasi 8 anni, perché era il 29 marzo 2009 quando una tripla di Dusan Vukcevic andò a decidere un derby per le Vu Nere risolto in volata. I corsi e i ricorsi storici portano l’allora coach dei bianconeri Matteo Boniciolli sulla panchina della Effe, mentre in casacca biancoblu è ancora presente, e con gradi di capitano, Stefano Mancinelli. Sono arrivate retrocessioni sul campo, a tavolino, risalite difficili, nuovi progetti, società satellite e tanto altro, ma la basket city ha continuato a far battere il suo cuore, come quel derby di settore giovanile che ha fatto tornare a riempire il palazzetto.

Domani a Casalecchio di Reno andrà in scena l’ennesimo atto di una storia infinita che ha visto protagonisti alzarsi, cadere, sporcarsi le mani e vincere gare che sembravano assurde. Saranno 9000 spettatori ad affollare un palazzetto che vedrà una partita sentita ed importante per la classifica, con la Virtus prima e reduce da 8 vittorie di fila, condotta in panchina da coach Ramagli e sul campo dal capitano Andrea Michelori, uno di quelli che ci mettono l’anima e non solo sul campo. Occhio a Lawson e Umeh, leader realizzativi dei bianconeri, cui si sposa benissimo il mix tra l’esperienza di Ndoja e Rosselli con il talento eclettico di Spissu, Oxilia, Spizzichini e Penna.

La Fortitudo ha invece Matteo Boniciolli con la sua esperienza e la sua verve a spiegare pallacanestro, nonché il cuore di capitan Stefano Mancinelli che non guarda alla categoria ma che ha la Effe tatuata sul cuore. Il quarto posto della Contatto Bologna è fatta di tanto talento e tanti giovani, con Knox sotto i tabelloni a dettare legge, Nikolic a regalare spettacolo dopo un inserimento in corsa, mentre Candi, Montano e Ruzzier portano la loro gioventù e la propria pericolosità dall’arco sul parquet e non solo, senza paura. Sarà una sfida tra due compagini che metteranno sul campo qualcosa di più del semplice agonismo per i due punti, ma vivranno l’atmosfera di orgoglio e passione che ha sempre accompagnato la Basket City, dagli anni 80 fino ad oggi.