Quella volta che vidi, a Milano, Manute Bol...

22 settembre 1996, a Milano sbarca il lunghissimo sudanese visto in NBA
21.02.2017 14:53 di  Thomas Saccani  Twitter:    vedi letture
Il biglietto di Milano-Forlì
Il biglietto di Milano-Forlì

La stagione cestistica di Serie A1, stagione 1995/96, si apre con sfide piuttosto interessanti. Alla prima giornata spiccano gare ricche di fascino come MASH VR-Benetton TV e Polti Cantù-Kinder BO. Tuttavia, mediaticamente parlando, c’è tanta attesa per l’esordio della Stefanel Milano di coach Marcelletti che, tra le mura del PalaSharp, ospita la Carne Montana Forlì. In particolare i riflettori sono puntati su un giocatore in forza alla squadra ospite guidata da coach Mangano. Il suo nome è Manute Bol.

Dopo aver trascorso 10 stagioni nel mondo NBA, indossando le casacche di Washington Bullets, Golden State Warriors e, per poche partite, anche quelle di Miami Heat e Philadelphia 76ers, e reduce da una non esaltante annata con i Florida Beach Dogs, il lunghissimo sudanese (231 cm) è approdato a Forlì, scatenando un interesse, da parte dei media, straordinario.

Al PalaSharp sono tanti coloro che sono accorsi per godersi, dal vivo, questo giocatore tanto magro quanto infinito. Vicino all’altro americano della Carne Montana Forlì Abram, fa impressione. La sua altezza è sorprendente. In NBA era noto per due fondamentali del gioco: le stoppate e, curioso, il tiro da tre punti (trovata, geniale, di Don Nelson per renderlo pericoloso in attacco dove soffriva tantissimo a causa del suo esile fisico). Il pubblico presente alla sfida Milano-Forlì, in quel 22 settembre 1996, non assiste ad una grande performance dell’allora 33enne sudanese. Segna quattro punti, in una gara anonima (curiosamente l’altro americano, il già citato Abram, chiuderà a 32 punti). In 23 minuti di impiego, rifila una stoppata, cattura tre rimbalzi ma perde anche tre palle… Tira con il 40% da due (2/5) e, nell’unica conclusione da tre punti, non trova il canestro.

Andrà meglio la prossima volta, pensano i tifosi della Libertas. Una settimana dopo, in casa, Forlì perde nuovamente, contro la MASH VR (75-57), con Manute Bol che racimola, a fatica, sette punti (ma almeno una tripla la mette). Sarà la sua ultima partita in Italia… Di fatto una semplice "comparsata". Due soli incontri per 11 punti complessivi. Della sua esperienza italiana resta poco, pochissimo. Qualche foto a confermare la sua altezza da brividi e il suo epico ingresso in campo, da autentica divinità.

Manute Bol ci ha lasciato nel 2010, del figlio Bol Bol, si dice un gran bene… Eppure chi c’era, quel 22 settembre 1996 al Forum, sa che uno come Manute Bol difficilmente ricomparirà.