Si chiude il 2017: i top ed i flop della redazione di Basketissimo

Con questo chiudiamo l'anno solare e vi auguriamo uno SPLENDIDO 2018
31.12.2017 18:00 di Fabio Cavagnera Twitter:    vedi letture
Si chiude il 2017: i top ed i flop della redazione di Basketissimo
© foto di A.Doniselli/Fiba/Euroleague

Tra poche ore si chiuderà il 2017, un anno di grandi emozioni sotto canestro e noi vogliamo concluderlo in maniera diversa dal solito. Non con il classico pezzo di riepilogo della stagione, ma con gli highlights della redazione di Basketissimo: il meglio ed il peggio dell'anno solare in Italia, Europa ed NBA. Per poi ripartire di slancio nel nuovo anno.

ITALIA

Top

Ennio: Dolomiti Energia Trento - Più di Venezia prima di tutto per l’ottimo cammino europeo in questa seconda parte di 2017, dove con quattro vittorie di fila quando tutto sembrava compromesso la squadra di Buscaglia si è conquistata un girone abbordabile di top 16, sognando di ripetere la marcia europea già vissuta nel 2016. Da non dimenticare anche gli straordinari playoff, su tutti la serie dominata contro Milano: una prova di forza che, contro l’Olimpia, non si vedeva dai tempi di Siena. Menzioni: Venezia (non si può non citare chi vince), Brescia (non c’é solo questo girone d’andata, che pur da solo varrebbe la nomination), Capo d’Orlando (l’anno migliore della storia dei siciliani).

Fabio: Reyer Venezia - Uno scudetto dopo 74 anni ed una Final Four di Champions League valgono la nomina di squadra dell'anno in Italia, nonostante sicuramente una menzione per Trento è assolutamente meritata. I lagunari hanno però saputo cogliere l'attimo e l'occasione per festeggiare un titolo storico.

Simone: Dolomiti Energia Trento - Un inizio difficile, tanti dubbi, ma la forza di proseguire nel proprio credo ha portato alla rinascita, la consacrazione e una finale scudetto che avrebbe meritato miglior sorte. Nessuno si aspettava di vederli in fondo, tantomeno di dominare Milano, eppure Buscaglia e i suoi ci sono riusciti con idee chiare e forza.

Flop

Ennio: Il ‘sistema’ basket italiano - Aver permesso il fallimento (annunciato) di una società storica del nostro basket come Caserta, e la poca chiarezza attorno alla vicenda di Cantù, sono due macchie enormi per il 2017 del basket italiano, senza contare la giravolta in merito alla questione coppe europee un anno dopo aver fatto perdere, a Reggio Emilia, Sassari e Trento, la garanzia di un contratto pluriennale con l’Eurocup. Menzione: il secondo trimestre (aprile-giugno) dell’Olimpia Milano. Tre mesi da dimenticare su tutti i fronti, dopo la gioia per la Coppa Italia, culminati con un pesantissimo KO ai Playoff. 

Fabio: Olimpia Milano - I due trofei vinti non bastano per cancellare la figuraccia fatta nei playoff e per un'Eurolega sotto le aspettative, per i risultati in entrambi gli spezzoni di stagione ed anche per le prestazioni nel girone di ritorno della passata annata. Uscendo dal campo, impossibile non menzionare la scomparsa di un club storico come la Juve Caserta.

Simone: Olimpia Milano - Una coppa Italia e una supercoppa (in due gestioni diverse) non possono far dimenticare la vergognosa figura fatta nei playoff. Poteva non vincere di fioretto, ma doveva vincere e non solo l’Olimpia non lo ha fatto, ma ha anche abdicato nel peggior modo possibile.


EUROPA

Top

Ennio: Slovenia - La squadra del 2017. L’unica imbattuta in un Eurobasket forse snobbato, in quanto non qualificante a Mondiali o Europei, ma il titolo che gli sloveni non difenderanno prima del 2021 forse vale di più. Il trionfo di una generazione spesso fermatasi ad un passo dal sogno, e il miglior battesimo del fuoco possibile per un fenomeno dal futuro luminoso. Menzione: Valencia, per lo storico titolo in ACB, e Fenerbahce, perché il primo trionfo in Eurolega vale quantomeno una menzione.

Fabio: Slovenia - Ha chiuso da imbattuta ad Eurobasket, ha mostrato un gioco bellissimo, con due stelle come Goran Dragic e Luka Doncic e tanti altri ottimi giocatori, capaci di integrarsi perfettamente nel sistema. Un trionfo forse inatteso, ma da grandissima squadra. Una citazione la faccio per lo Zalgiris Kaunas: nel 2017 ha vinto 18 partite su 30 in Eurolega, con un budget ampiamente inferiore alle big ed un tecnico come Jasikevicius pronto ad entrare nell'elite.

Simone: Valencia - Ha vinto il titolo ACB contro ogni pronostico ed è stata finalista in Eurocup con una stagione davvero incredibile che l’ha riportata in Eurolega. Se togliamo il Fenerbahce che ha vinto e i soliti nomi, l’annata degli arancioni è stata super.

Flop

Ennio: Croazia - Un girone di Eurobasket dove si è fatto il minimo indispensabile contro avversarie davvero modeste, una resa incondizionata in un ottavo di finale abbordabile contro la Russia, e soprattutto le due sconfitte contro Olanda e Italia che mettono a dura prova il cammino verso il Mondiale 2019, sconfitte che la Croazia potrebbe pagare molto care una volta qualificata per la seconda fase: dopo un 2016 da sogno, con la vittoria del Preolimpico di Torino e l’avventura di Rio, un 2017 da incubo dal quale una delle bestie nere del nostro basket dovrà riprendersi per tornare a dire la sua ai livelli che le competono. Menzione: Barcellona, lontano parente dei blaugrana che furono; due Euroleghe disastrose per le potenzialità della squadra catalana, una Liga terminata addirittura ai quarti di finale dopo un 6° posto in Regular Season. Il 2018 dovrà essere per forza di cose migliore.

Fabio: Barcellona - Un 2017 da dimenticare per la formazione catalana. In Eurolega non è mai stata in corsa per i playoff nella passata stagione e quest'anno, se possibile, sta facendo ancora peggio, questa volta senza nemmeno l'attenuante dei numerosi infortuni. E tra i confini spagnoli non è andata meglio: fuori ai quarti nei playoff.

Simone: Barcellona - L’anno scorso è stato sciagurato anche per la malasorte e gli infortuni, ma se una stagione storta capita, questa sta confermando l’inconsistenza d’identità in una squadra piena di fenomeni sulla carta, ma con lacune notevoli in campo.

NBA

Top

Ennio: Houston Rockets (personalmente dire Warriors o Cavs qui non vale) - C’é una grande macchia sul 2017 dei Rockets: la pessima Gara 6 delle scorse semifinali di conference contro i San Antonio Spurs, costata alla truppa di coach D’Antoni una ignominiosa eliminazione. Da lì Houston si è saputa rialzare alla grande, prima attirando in Texas Chris Paul, poi migliorando notevolmente anche nella metà campo difensiva, tanto da essere oggi una delle migliori difese della lega. Il record è migliore dell’anno scorso e per la prima volta c’é la percezione che i Rockets possano aspirare allo sgambetto sui Warriors a fine maggio. A patto di essere sani. Menzioni: Denver Nuggets. Una squadra divertentissima da guardare, con i grandi miglioramenti di Nikola Jokic, che in estate ha saputo attirare a se uno dei pezzi più ambiti della free agency, Paul Millsap; oggi i Nuggets sono una solida realtà da playoff, continuando a divertire con la loro imprevedibilità. Indiana Pacers. Dopo la partenza di Paul George, quando tutti prevedevano per loro una stagione delle retrovie, si stanno confermando una realtà da playoff (con un record in proiezione migliore dello scorso anno) affidandosi al pezzo principale dello scambio per PG13, l’enfant du pays Victor Oladipo.

Fabio: Boston Celtics - I biancoverdi stanno tornando ad essere una delle grandi NBA. Hanno vinto la stagione regolare dell'Est nella passata stagione e si sono arresi solo ai Cavs in finale di conference nei playoff e quest'anno, pur rivoluzionando la squadra e con lo shock per l'infortunio di Hayward, sono ancora al comando ad Est. Con una firma: Brad Stevens.

Simone: Houston Rockets - D’Antoni è finito e Harden non è un leader. Invece in questo anno solare hanno predicato basket offensivo rendendolo ancora una volta vincente. Se uniamo spettacolo e risultati solo chi ha vinto ha fatto meglio dei Rockets e anche con l’arrivo di Paul non hanno perso minimamente lo smalto.

Flop

Ennio: Los Angeles Clippers - Implosi nella seconda metà della scorsa stagione, i Clippers sono poi diventati l’unica squadra testa di serie negli scorsi playoff a perdere al primo turno, per giunta in Gara 7 in casa (perdendo 3 delle 4 partite giocate allo Staples Center nei playoff); partito poi Paul, hanno costruito una squadra da media nobiltà NBA con troppe incognite legate agli infortuni, ritrovandosi oggi ben distanti (3 partite) dalla zona playoff e in quel mezzo guado della NBA in cui non conviene troppo abitare. Menzione: Chicago Bulls. Sul parquet i Bulls non hanno sfigurato, arrivando pure sul 2-0 contro i Celtics al primo turno degli scorsi playoff, ma il pessimo scambio per Jimmy Butler e la gestione in particolare della franchigia, con l’apice nello scontro tra Portis e Mirotic, meritano la menzione.

Fabio: New Orleans Pelicans - Ogni anno ci si attende il salto di qualità della squadra di Anthony Davis e questo salto in avanti non avviene mai. Lo scorso anno sono rimasti addirittura fuori dai playoff, in questa stagione sono solamente all'ottavo posto, seppur con un discreto margine sulla nona. Ma se i Clippers recupereranno gli infortunati...

Simone: Minnesota Timberwolves - Il più classico dei wannabes. Forse è esagerato metterli nei flop, ma con il talento a disposizione sia l’anno scorso che quest’anno ci si aspetterebbe una qualità di gioco diversa e soprattutto dei risultati più continui. Riponevo e ripongo molte speranze in loro, ma ogni volta che li ho visti all’opera mi hanno deluso.

MVP DEL 2017

Ennio: Luca Vitali e Luka Doncic - Faccio due nomi ex aequo. L'azzurro è un giocatore che nel 2017 si è riscoperto di alto livello, faro di una squadra sorprendente come Brescia anche senza numeri appariscenti. Sarà un perno della nazionale nel biennio Mondiale. Lo sloveno è il protagonista del futuro. 18 anni e la sicurezza di un veterano. Un oro europeo come consacrazione.

Fabio: Luka Doncic - L'Europa non vedeva un giocatore del genere dai tempi di Drazen Petrovic. A 18 anni sta già dominando nel Vecchio Continente, ha guidato la sua nazionale ad uno storico oro europeo e sta tenendo in piedi un Real Madrid martoriato dagli infortuni. Aspettando di vedere l'impatto dall'altra parte dell'oceano, probabilmente già nel 2018. Una menzione per Kevin Durant: in tanti dicono, facile vincere agli Warriors. Forse è vero, ma si è inserito in una squadra vincente in punta di piedi, diventando poi l'MVP delle Finals. E in questa stagione è tra i giocatori in corsa per l'MVP.

Simone: Luka Doncic - Pensarne a uno diverso dallo sloveno mi riesce difficile. Tanti giocatori forti, altri fortissimi, diversi campioni, ma come ha cambiato il basket europeo questo ragazzo non c’è nessuno. In più ha anche trascinato la sua nazionale a uno storico oro europeo…un predestinato.

CON QUESTO PEZZO CHIUDIAMO ANCHE IL NOSTRO ANNO: TANTI AUGURI PER UNO SPLENDIDO 2018!!!