Brooklyn sorprende tutti: Steve Nash nuovo allenatore

I Nets assumono a sorpresa l'Hall of Famer due volte MVP, alla primissima esperienza come allenatore. Non una prima volta per Brooklyn
03.09.2020 20:37 di  Paolo Terrasi  Twitter:    vedi letture
Brooklyn sorprende tutti: Steve Nash nuovo allenatore
© foto di Twitter

I Brooklyn Nets sorprendono tutti per la seconda estate consecutiva: come nuovo allenatore, la franchigia della grande mela ha assunto Steve Nash. La leggenda della Hall of Fame, a 46 anni, è alla prima esperienza ufficiale post ritiro, ed è stato fortemente voluto dal proprietario, Joe Tsai, e dal GM, Sean Marks, ex compagno di Nash a Phoenix. Non è la prima volta che Brooklyn assume un giocatore con zero esperienza: già nel 2013 aveva assunto Jason Kidd, creando un precedente seguito da diverse squadre, alcune delle quali con profitto, come dimostrano i casi di Kerr, Lue e Nurse, tutti vincitori del titolo all'esordio da capoallenatori. La speranza, per Durant ed Irving, è di ripetere questi risultati. 

In un comunicato ufficiale rilasciato dai Brooklyn Nets, Steve Nash ha spiegato la sua scelta: “Sono onorato di questa opportunità che mi è stata offerta da una franchigia così importante, un’organizzazione di primissimo livello. Voglio ringraziare Sean Marks, Joe Tsai e sua moglie Clara per aver creduto nella mie capacità, con la speranza che riesca a guidare nel migliore dei modi la squadra in futuro. Allenare è qualcosa che sapevo di voler coltivare e sperimentare nel momento più opportuno e sono onorato di poter avere a disposizione un gruppo di giocatori e uno staff di così alto livello. Conosco bene il livello d’eccellenza che c’è qui a Brooklyn. Sono felice ed entusiasta delle prospettive della squadra, così come dell’opportunità di trasferirmi a New York con la mia famiglia - nella speranza di diventare una figura di spicco e di impatto nella comunità”. 

Saranno tante le sfide per il due volte MVP, in una squadra che non si nasconde ed ha solo un risultato: la vittoria. Le questioni interne sono diverse: ci sono i casi di Joe Harris e Spencer Dinwiddie, giocatori dall'alto valore tecnico ma contemporaneamente dall'alto valore finanziario, che comporteranno scelte importanti in virtù di un salary cap tutto da vedere; Caris LeVert, che potrebbe essere più che una semplice "terza stella"; ed infine, la convivenza tra Kevin Durant e Kyrie Irving, col primo assente dai campi da un anno e mezzo ed il secondo alle reduce da un anno turbolento.