Durant aveva detto a Westbrook: "Torno a OKC"

La decisione di Kevin Durant di lasciare gli Oklahoma City Thunder per andare a far parte del super team con Curry, Thompson e Green ha fatto molto rumore e farà parlare sino all’inizio della stagione, per poi venire utilizzata come motivazione per vincere o accusa in caso di sconfitta.
Ovviamente la scelta professionale di Durant non può essere valutata da chi è al di fuori sia del suo entourage che proprio dalla sua testa. Come professionista ha deciso di andare dove le possibilità di vincere fossero maggiori.
Dall’altra parte i Thunder ora stanno mettendo tutte le proprie fiches sul numero #0 cercando di farlo diventare l’uomo franchigia e garantirsi un rinnovo pluriennale.
Russ non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali riguardo alla dipartita di Durant, anzi è stato KD che nella conferenza stampa di presentazione a San Francisco ha detto: “Il mio rapporto con Russell non sarà più lo stesso. Spero perlomeno che pur non accettando la mia scelta la rispetti dal punto di vista professionale”.
A quanto si può immaginare Westbrook non sarà stato felice di ricevere la chiamata dell’ex compagno con la notizia della dipartita, ma nella giornata di ieri è trapelato un curioso retroscena. Royce Young, beatwriter dei Thunder per ESPN, ha riportato che Durant avrebbe detto sia a Westbrook che a Collison che sarebbe rimasto a OKC nella prima cena di apertura della sua free agency con i compagni di una carriera.
Il cambio d’idea finale avrebbe creato antipatiche ripercussioni nei compagni/amici, non tanto e non solo per la scelta in sé, ma soprattutto per il repentino cambio d’idea.
La frase del giornalista ha fatto subito il giro del mondo e poco dopo è stata rettificata. “Non sono certo che Durant abbia detto che sarebbe tornato -dice Young- ma che Westbrook fosse quasi certo lui sarebbe tornato ai Thunder dopo il loro meeting”.
La vicenda è intricata e si attende una versione del contraltare che sarà sicuramente interrogato sull’accaduto. Conoscendo il ragazzo potrebbe anche arrivare una non risposta, come già successo nella scorsa regular season, proprio su una domanda di Young dopo l’allenamento.
In definitiva solo le due parti interessate possono sapere cosa sia davvero successo e se Durant ha “tradito” i compagni solo dal punto di vista sportivo o anche da quello umano.
Di certo fino a che Westbrook non parlerà sia del suo contratto che della vicenda, le illazioni e i finti scoop potrebbero andare avanti all’infinito.