Dramma Avellino: come la Sidigas rischia di sparire dal basket di A

Il chaos in Irpinia non accenna a terminare: come la retrocessione in B della Sidigas potrebbe non bastare a salvare Avellino dal fallimento
06.07.2019 17:00 di Paolo Terrasi Twitter:    vedi letture
Dramma Avellino: come la Sidigas rischia di sparire dal basket di A
© foto di Alessia Doniselli

L'onda lunga del crack della Sidigas, dopo aver colpito la società calcistica, arriva sulla Scandone, che abbandonerà la Serie A dopo 19 anni, col concreto rischio di non riuscire ad iscriversi nella terza categoria nazionale, la Serie B. Avellino non rispetta i parametri Com.Te.C., e non può (e non vuole) pagare le spese necessarie all'iscrizione in Serie A. La FIP, dopo diversi tentennamenti, sembra aver accettato la proposta di auto retrocessione del club irpino, ma non sarà facile. Sarà necessaria la diplomazia, per trovare una casella libera da occupare nel campionato, e potrebbe non bastare. Su Avellino pendono infatti numerosi debiti che devono essere risanati, e nessun imprenditore si è finora fatto avanti per rilevare il club, sanarlo, e permettere ai verdi campani di ricominciare da capo. Il sindaco Gianluca Festa, ex giocatore proprio di Avellino, ha avuto lunghi colloqui con Gianni Petrucci, in occasione dell'Universiade in corso, che beffardamente vede alcune gare svolgersi proprio al PalaDelMauro: la scena degli azzurrini, guidati da Mussini, dominare il Canada con i cori dei tifosi Avellinesi che invocano la salvezza della Scandone, sono una delle tante istantanee delle crisi del basket italiano. 

Non è la prima volta che la Scandone si ritrova sull'orlo del precipizio, con il club venduto alla Sidigas in piena emergenza nel 2012, grazie all'intervento della politica locale, con Maurzio Petracca, presidente dell'ottava commissione Permanente del Consiglio Regionale della Campania, in prima fila. «Sette anni fa - ricorda Petracca - la Scandone versava in condizioni più o meno simili, eravamo a 48 ore dal fallimento. All'epoca ebbi sollecitazioni dai tifosi e De Cesare fu l'unico interessato e con possibilità economiche tali da assumersi i costi di quell'operazione, che evitarono la scomparsa. Da lì in poi ci sono stati 7 anni esaltanti, che poi accadesse questo nessuno se lo poteva aspettare. È tutto complesso, mi sento di dire che la società non possa essere ceduta gratuitamente, ma solo ad un prezzo congruo. Il problema di fondo è capire l'esposizione debitoria» L'entità del debito è avvolta nel mistero, con la proprietà attuale, che non fa nessuna chiarezza, con comunicati poco chiari e molto nebulosi, lasciando intendere come l'imprenditore napoletano voglia mantenere il controllo. «De Cesare dovrebbe fare pubblicamente chiarezza - spiega Petracca - spiegando debiti e modalità di cessione. Certamente, dinanzi a condizioni non del tutto sfavorevoli, potremmo immaginare l'interesse di qualcuno, mettendo insieme più forze locali»

Il tempo stringe, con il 9 Luglio come scadenza per presentare l'iscrizione, anticipare la prima rata d'iscrizione e non avere pendenze o lodi ed effettuare il passaggio da società professionistica a dilettantistica. I giocatori, con i contratti già annullati, sono già con le valigie in mano: Filloy ed Udanoh, già in scadenza, si sono accordati con Venezia, mentre il caso Chappell è il più grottesco: annunciato l'8 Giugno, è già di nuovo in viaggio. Il DS Alberani, a Las Vegas per la Summer League NBA, per quale squadra continuerà a fare scouting adesso?