"Scusi, quanto stiamo?" JR Smith ed altri casi di gaffe allo scadere

La guardia di Cleveland non è nuova a situazioni del genere, ma non è il solo ad aver commesso topiche di distrazione nei momenti più concitati.
02.06.2018 08:28 di  Paolo Terrasi  Twitter:    vedi letture
"Scusi, quanto stiamo?" JR Smith ed altri casi di gaffe allo scadere

L'errore di Jr Smith nei secondi finali di Gara 1 delle NBA Finals del 2018 diventerà un instant classic negativo della storia della NBA. I fatti sono ormai arcinoti: Smith, col punteggio in parità, ha afferrato un importantissimo rimbalzo offensivo, sull'errore nel secondo tiro libero di George Hill, a 4 secondi e 7 decimi dalla fine, ma anziché provare il tiro (vicinissimo a canestro, ma con Kevin Durant, uno dei migliori stoppatori della lega, pronto a provare ad ostacolarlo) passarla ad un libero Lebron James, o chiamare un timeout, è scappato dall'area, cercando di evitare un fallo che non sarebbe mai arrivato. 

Il diretto interessato smentisce il fatto che non sapesse il risultato, semplicemente aspettava che qualcuno chiamasse il Time-out. Una versione non condivisa dal suo stesso allenatore, e che è in contrasto col labiale della stessa guardia. Jr Smith è pure recidivo: una situazione simile è accaduta in una partita di Regular Season del 2014 contro gli Houston Rockets. JR, pensando di essere in svantaggio, ha preso una tripla sconsiderata a ben 21 secondi dalla fine, quando in realtà il risultato era di perfetta parità, ammettendo nel post partita di essersi confuso e scusandosi per l'errore. 

Processo alle intenzioni e recidiva a parte, JR Smith non è il primo a dimenticarsi del punteggio nelle fasi finali di una partita. Chris Webber, All-Star plurimo, nella finale per il titolo NCAA del 1993 chiamò un timeout che non aveva, costandogli un fallo tecnico che portò alla definitiva sconfitta; Derek Harper, nel 1984, fece la stessa identica cosa di JR Smith in una semifinale di conference contro i Lakers, con la sconfitta che arrivò al supplementare; quello stesso anno, nelle Finals, è niente meno che Magic Johnson a far morire il cronometro sulla parità senza provare il tiro, ed anche qui la partita venne persa ai supplementari. 

JR non è solo; ma il modo migliore per lavare via l'onta di una partita, e probabilmente una serie, fortemente indirizzata da un tuo errore gratutio è riscattarsi in campo, a cominciare da Gara 2.