Basta hack-a-Shaq, la NBA corre ai ripari in nome dello spettacolo

Le ultime modifiche al regolamento NBA per evitare che venga compromessa la spettacolarità del gioco.
13.07.2016 20:31 di  Luca Servadei  Twitter:    vedi letture
Shaquille O'Neal
Shaquille O'Neal
© foto di Web

In origine era l'hack-a-Rodman. Nessuno, in realtà, ha mai usato questa terminologia ma la prima volta che il fallo sistematico ha fatto la propria comparsa in NBA, fu proprio per spedire in lunetta 'The Worm', quando tra le fila dei Chicago Bulls dominava sotto ai tabelloni di tutta la lega. Don Nelson, una delle menti più geniali che si siano mai sedute su di una panchina oltre Oceano, ne fu l'inventore ma sono molti gli allenatori che hanno usufruito di questa strategia per portare a casa partite decise sul filo del rasoio. Ma in cosa consiste? Il fallo sistematico funziona commettendo intenzionalmente fallo sul giocatore della squadra avversaria le cui percentuali al tiro libero sono basse in modo da mandarlo ripetutamente in lunetta per mettere in difficoltà la squadra avversaria. Negli anni la 'filosofia' del fallo sistematico ha conosciuto diversi interpreti tra cui Gregg Popovich che in gara 5 del primo turno nei Playoffs del 2008 contro i Phoenix Suns usò questo espediente per mandare in lunetta Shaquille O'Neal, eliminare la franchigia dell'Arizona ed avanzare al turno successivo. E proprio le scarse percentuali dalla lunetta dell'ex centro dei Los Angeles Lakers hanno spinto diversi allenatori a bersagliarlo ed è proprio da lì che deriva lo slang hack-a-Shaq. 

Insieme con 'The Diesel', sono stati tanti i centri vittime di questo trattamento: Dwight Howard ed Andre Drummond su tutti. Proprio per ovviare a questo problema che comprometteva la spettacolarità delle partite, la NBA ha deciso di correre ai ripari. Ecco le nuove direttive adottate:
- Il regolamento sul fallo lontano dalla palla, al momento applicabile solo agli ultimi due minuti dell’ultimo quarto e di ogni overtime, sarà esteso agli ultimi due minuti di ogni quarto. Chi subirà fallo andrà in lunetta una volta e la squadra avrà il possesso successivo. 
- Nelle rimesse ogni fallo che verrà commesso prima che chi effettua la rimessa rilasci la palla verrà sanzionato con un tiro libero e possesso supplementare (si intenderà anche per normali falli di gioco e non solo falli intenzionali). 
- Sarà flagrant foul ogni volta che verrà commesso un fallo pericoloso o duro. Sarà considerato flagrant foul sempre quando un giocatore salterà sulle spalle dell’avversario per fermare il gioco.