Jon Horst, GM dei Bucks: "Fantastica la partenza, ma rimaniamo umili"

Il GM di Milwaukee ha parlato del momento positivo della squadra del Wisconsin
31.10.2018 18:45 di  Paolo Terrasi  Twitter:    vedi letture
Jon Horst
Jon Horst

In occasione degli NBA Sundays, presentati da NBA 2K19, su Sky Sport (alcune delle 42 partite in prima serata su Sky Sport saranno live a partire dalle 21.30. Questa settimana, Domenica 4 Novembre, i Milwaukee Bucks ospitano i Sacramento Kings su Sky Sport NBA a partire dalle ore 21.30), il GM Jon Horst ha parlato del momento positivo della sua franchigia. 


Sull'esperienza ed i nuovi arrivi:"Il cuore della nostra squadra ha giocato i playoff negli ultimi anni, accumulando esperienza nei playoff. Aggiungere pedine come Ersan Ilyasova e Brook Lopez aiuta molto il nostro processo di crescita, dandoci la chance di migliorare il nostro risultato lo scorso anno. Abbiamo anche Mike Budenholzer, parte  degli Spurs per quasi 20 anni ed allenatore degli Hawks capaci di vincere 60 partite. Spesso però questi singoli elementi vengono sottovalutati, come i nuovi arrivi: non credo che la squadra che che adesso sia imbattuta in NBA sia uguale all'anno scorso; Ersan, Brook, Donte Di Vincenzo, Bledsoe che soltanto quest'anno ha potuto fare il training campo con noi sono tutti elementi chiave, spesso sottovalutati, nel sistema di Budenholzer, che permentte maggiore disciplina e maggiore libertà per Giannis, che ha meno attenzioni avversarie per la maggiore pericolosità dei suoi compagni. La differenza maggiore rispetto lo scorso anno è in difesa, dove siamo più consapevoli, ed avere giocatore come Antetokounmpo aiuta molto a contestare i tiri avversari. Come dicevo prima, questo step in difesa è anche merito di Brook ed Ersan, mentre altri giocatori sono più motivati. In attacco sono più liberi, ispirati e guidati dal loro talento, mentre in difesa sono più disciplinati dai principi difensivi di coach Budenholzer."

Sul 7-0 iniziale e gli obiettivi stagionali: "La nostra partenza razzo non influenza i nostri obiettivi: siamo una squadra relativamente giovane, e sarebbe avventato cambiare focus per poche, seppur molto positive, partite; il nostro obiettivo rimane quello di crescere anno dopo anno e migliorarci. Siamo un po' piacevolmente sorpresi dalla partenza, per la rapidità con cui la squadra ha saputo adattarsi, ma non è una totale sorpresa: abbiamo lavorato molto bene in estate, siamo in salute, e continuiamo a pensare solo alla prossima partita (contro i Celtics). La partenza può essere un problema e creare pressioni, ma io la vedo come una opportunità: dobbiamo imparare a gestire la pressione, ed è impossibile avere successo nello sport e nella vita senza saper reggere le aspettative. Prima o poi faremo un passo indietro, ed è nostro compito di saper reagire ed imparare da questi."

Sull'ambiente Bucks: franchigia, nuovo palazzetto, mentalità, brand: "C'è una energia, una freschezza nella franchigia, dal gruppo di proprietari fino agli impiegati più in basso, ci sono risorse e sforzi profusi nella squadra pazzeschi. Abbiamo un'approccio "giovane", anche da Budenholzer, che pur con la sua grande esperienza è relativamente giovane, rispetto al resto della lega siamo in mezzo in quanto ad età, abbiamo una incredibile stella giovane come Giannis (2x All Star, 2x All NBA) che non ha ancora raggiunto il suo Prime. Abbiamo nuovi uffici, nuovi campi d'allenamento, ed una nuova incredibile arena: penso che non sia possibile andare a lavoro ogni giorno e non essere motivati e ispirati da un ambiente simile. Il nostro obiettivo è rendere i Bucks un brand globale, e quando giro in europa vedo tantissime magliette di Giannis, indumenti a marca Bucks, e lo rende incredibilmente motivante. "

Sulla partenza di Lebron verso Ovest: "L'addio di Lebron è un'opportunità per tutti per fare un passo avanti, per Boston, Philadelphia, per Toronto, per noi: il nostro focus, senza voler essere ripetitivo, è sempre di concentrarci sulla prossima partita ed essere la squadra migliore possibile.

Sugli NBA Sundays: "Ovunque vado per lavoro, non importa quanto sia grande o piccolo il paese, il basket è molto importante. A volte è dietro il calcio, ma è comunque molto seguito: adoro le storie dei tantissimi ragazzi e ragazze che vanno a letto tardi o si alzano presto per vedere l'NBA, alcuni dei nostri giocatori internazionali ci sono passati, e la lega ha sempre più giocatori internazionali. Trasmettere le partite aiuta molto, e penso che affrontare i Kings sia appropriato: Vlade Divac, i giocatori stranieri di Sacramento renderanno, insieme ai nostri, la partita molto interessante per i nostri fan d'oltreoceano."