Lebron regola Giannis, i Knicks sorprendono i Warriors

I risultati della notte NBA
22.01.2021 14:49 di Paolo Terrasi Twitter:    vedi letture
Lebron regola Giannis, i Knicks sorprendono i Warriors

MILWAUKEE BUCKS-LOS ANGELES LAKERS 106-113 | I Los Angeles Lakers si mantengono imbattuti in trasferta (otto successi su otto) e cominciano una serie di sette partite lontano da casa con una vittoria di prestigio sul campo dei Milwaukee Bucks. Merito soprattutto di un parziale di 20-8 nel secondo quarto per prendere il controllo della partita e di una grande serata al tiro, chiudendo con 19/34 dalla lunga distanza — di cui 7 portano la firma di Kentavious Caldwell-Pope (23 punti) e 6 di LeBron James. Pur minimizzando l'importanza del duello prima della partita, il Re si è tenuto il massimo stagionale per il primo scontro con Giannis Antetokounmpo: alla fine James ha chiuso con 34 punti, 6 rimbalzi e 8 assist con 13/25 dal campo e 6/10 dalla lunga distanza, cominciando a esultare prima dell’ultima tripla della staffa prima ancora che il pallone entrasse. Una prestazione da MVP sul campo dell’MVP in carica, sostenuto da un Anthony Davis da 18 punti, 9 rimbalzi e 6 assist in 38 minuti e nonostante un Dennis Schröder da 2/10 per 4 punti. I 23 punti di Caldwell-Pope sono stati quindi decisivi per sostenere gli sforzi di James e Davis: con il 7/10 di stanotte ha portato a 18/28 le sue cifre dall'arco nelle ultime cinque partite, paril al 64.3%. Si tratta della percentuale più alta nella storia dei Los Angeles Lakers considerando cinque gare in fila. Ovviamente non sono mancate le occasioni in cui James ha incrociato direttamente Antetokounmpo, come ad esempio uno scontro ad alta quota con la stoppata del greco e le lamentele di LeBron per un contatto sul volto. Giannis ha chiuso con 25 punti, 12 rimbalzi ma anche 9 palle perse, seguito dai 22 di Jrue Holiday e i 20 di Khris Middleton in un quintetto tutto in doppia cifra. I soli 16 punti della panchina non sono però riusciti a pareggiare i 31 di quella dei Lakers. 

GOLDEN STATE WARRIORS-NEW YORK KNICKS 104-119 | Brutta sconfitta interna per i Golden State Warriors, che non riescono a dare continuità alle vittorie contro Lakers e Spurs. La squadra di coach Kerr perde il controllo del match sin dal primo quarto, pareggia a quota 55 nel secondo ma da lì in poi non si rialza più, complice anche l’espulsione di Draymond Green. Il numero 23 degli Warriors infatti riceve il secondo fallo tecnico già nel secondo quarto, apparentemente lamentandosi per un fischio mentre rientrava in difesa. Una protesta “contenuta” che secondo quanto detto dopo la partita era rivolta al compagno James Wiseman, reo di aver sbagliato un passaggio, ma che l’arbitro più giovane in campo ha ritenuto indirizzate a lui giustificando così il suo allontanamento. Green nei suoi 17 minuti in campo ha chiuso con 3 punti e ben 8 assist.  Senza Green in campo, Steph Curry ha provato a metterci del suo chiudendo con 30 punti e 9/19 al tiro (5/14 da tre), ma ha trovato poco supporto se non da Andrew Wiggins (17 con 9 rimbalzi) e James Wiseman (15+8). Per Golden State si conferma la regola del tre: in questo inizio di stagione non hanno mai vinto o perso tre partite in fila. Con Green fuori, coach Steve Kerr ha dato fondo alla sua panchina pescando anche Nico Mannion, che si è fatto trovare pronto distribuendo subito quattro assist tra cui uno di pregevole fattura per Wiseman. Per l’azzurro alla fine c’è un solo punto a referto con 0/2 al tiro (entrambe triple) e un libero su due a segno in 8 minuti. New York continua a raccogliere vittorie al Chase Center (due su due nella sua breve storia) e con questo successo torna a un record del 50%, complice un quintetto tutto in doppia cifra guidato dal massimo in carriera da 28 punti di RJ Barrett e la doppia doppia da 16+17 di Julius Randle. Coach Tom Thibodeau si concede addirittura il lusso di dare almeno dieci minuti in campo a ben cinque riserve, a testimoniare la profondità della squadra che ha tra le mani. 

UTAH JAZZ-NEW ORLEANS PELICANS 129-118 | Settimo successo consecutivo per i Jazz, che si mantengono in scia ai Lakers a mezza partita di distanza dai campioni in carica e a pari record con i Clippers (11-4). La squadra di coach Snyder concede 43 punti agli avversari nel solo primo quarto, ma nei successivi tre non ne fa segnare mai più di 26 e dà la spallata decisiva alla partita in apertura di ultimo quarto. Con la partita in diretta nazionale su TNT, Donovan Mitchell mostra il suo volto migliore chiudendo con il massimo stagionale da 36 punti, 7 rimbalzi e 5 assist con 11/19 al tiro e 6/8 da tre punti (il più veloce di sempre a segnare 600 triple, mettendoci solo 240 partite), guidando altri quattro compagni in doppia cifra. Mike Conley ne mette 20 e Bojan Bogdanovic 16, mentre Jordan Clarkson ne aggiunge 19 dalla panchina per accompagnare la solita doppia doppia da 12+11 di Rudy Gobert. Dopo l’ottimo inizio di partita, i Pelicans non sono più riusciti a mettere punti a tabellone né a fermare gli avversari, subendo 17 triple su 39 tentativi dalla squadra più prolifica della lega dietro l’arco. La coppia Williamson-Ingram ha bisogno di appena 28 tiri per realizzare 50 punti(27 il primo e 23 il secondo) e Lonzo Ball ne aggiunge 14, ma non è abbastanza per tenere testa ai padroni di casa. Solo due minuti in campo per Nicolò Melli a gara già conclusa.