Life after game 2: paura Warriors, storia 76ers&Clips, riscatto Simmons

Spettacolo e tanti temi nelle prime due gare 2 nella notte.
16.04.2019 18:32 di  Ennio Terrasi Borghesan  Twitter:    vedi letture
Life after game 2: paura Warriors, storia 76ers&Clips, riscatto Simmons

Due record storici nei Playoff NBA pareggiati, due rimonte e “resurrezioni”, e un infortunio grave. Le prime due gare 2 di Playoff NBA nella notte hanno regalato molto drama, a partire dalla prima sfida della notte tra Sixers e Nets.

Philadelphia voleva riscattare il brutto ko (con fischi) di Gara 1, e dopo un primo tempo equilibrato i Sixers hanno preso il largo con un 3° quarto da record: i 51 punti segnati pareggiano il massimo storico (fatto segnare dai Lakers nel 1962) in un periodo di una gara di postseason (e i 145 finali sono record franchigia). Particolarmente importante è stata la reazione di Ben Simmons, che ha chiuso con la seconda tripla doppia in carriera ai playoff (18 punti, 10 rimbalzi e 12 assist): “Avevo in testa i fischi di gara 1” ha detto in conferenza stampa, riferendosi in particolare la gesto dell’orecchio fatto dopo il canestro del +20 “Amo questa città”.

Poche ore dopo è toccato ai Los Angeles Clippers prendersi il palcoscenico: sotto di 31 a 7’31” dalla fine del terzo quarto, la squadra di Rivers ha chiuso segnando 72 punti negli ultimi 19’30” di partita e rimontando gli increduli Warriors riscrivendo numerosi record NBA. I Clippers hanno siglato la rimonta più ampia della storia dei playoff (superando i 29 punti rimontati dai Lakers a Seattle nel 1989), ed è la prima volta da quando sono disponibili i dati play-by-play che una squadra NBA è in grado di compiere tre rimonte da 25 o più punti in una partita nell’arco di una stagione (i Clippers avevano già rimontato i Grizzlies nel 2012 da -27). Lou Williams e Montrezl Harrell sono invece diventati il primo duo dal 1970 a segnare 25 o più punti a testa partendo dalla panchina in una partita di playoff.

C’è grande apprensione in casa Warriors, invece, per l’infortunio occorso dopo 3’ di gioco a DeMarcus Cousins: si tratta di un “infortunio molto significativo al quadricipite sinistro”, come confermato dopo la partita da Steve Kerrstarà fuori per un po’ di tempo”. Il sospetto, anche a giudicare dalla dinamica (Cousins è caduto da solo rincorrendo un pallone in contropiede), è che possa essere qualcosa di più serio di una semplice contrattura, tanto da chiudere qui la stagione di Boogie e verosimilmente compromettere anche la preparazione per il 2019/20: se ne saprà di più nelle prossime ore dopo la risonanza magnetica.