NBA: Durant, la sua amicizia con Karl Malone e le sue difficoltà

In un'interessante intervista l'MVP in carica ha spiegato che nonostante il successo ci sono stati (e ci sono) momenti molto difficili anche per lui nei quali ha trovato nuove e importanti persone.
19.09.2014 07:37 di  Simone Mazzola  Twitter:    vedi letture
NBA: Durant, la sua amicizia con Karl Malone e le sue difficoltà
© foto di Song Qiong

In un'intervista esclusiva a Esquire magazine, Kevin Durant ha parlato del suo momento e del suo processo di avvicinamento e consolidamento al basket NBA, svelando anche un particolare retroscena: l'amicizia con Karl Malone.

Nonostante il grandissimo successo, ci sono state anche tante difficoltà per KD: "Ci sono stati momenti in cui ho davvero pensato di lasciare tutto. Mi allenavo con tanta forza e durezza ma non vedevo arrivare i risultati e mi scoraggiavo -ha detto-; il mio padrino era dotato di grande talento per il basket ma non ha mai avuto la forza mentale di allenarsi più duramente degli altri e quindi non è mai riuscito a sfondare.
Ho avuto momenti difficili nella mia carriera, ma ho sempre avuto la fortuna di avere mia mamma al fianco che è sempre stata sincera con me. Mi ha detto ciò che era vero e giusto per me anche quando sbagliavo, mentre quando ero in difficoltà è sempre rimasta al mio fianco."

Se pensiamo all'inspirational speech durante la consegna dell'MVP, si può capire facilmente quale sia stato il ruolo di mamma Wanda nella vita di Kevin, ma quello che non ci si aspetterebbe è che un grande del passato abbia avuto un ruolo importante nel recente passato del giocatore.
"Karl mi è stato molto vicino -ha confessato- nei momenti difficili di quest'anno. Mi ha chiamato diverse volte quando mi ha visto particolarmente in difficoltà dopo una sconfitta o un momento duro. E' vero che abbiamo due stili di gioco differenti, ma la sua capacità di reagire alle sconfitte e ai momenti duri è sempre stata riconosciuta da tutti e mi ha fatto piacere averlo al mio fianco."

Per chiudere l'intervista poi pone la carriera da giocatore nella giusta ottica e posizione della vita: "Tendiamo tutti a considerare la nostra carriera troppo seriamente, ma spesso non ci rendiamo conto che c'è anche altro di più importante nella vita. I grandi maestri sono quelli che sono riusciti a mettere tutto nella giusta proporzione dando il massimo per il proprio lavoro e la propria realizzazione, ma senza perdere di vista i veri valori della vita."