Oden: "Sono il peggior bust nella storia del draft"

Le parole amareggiate di Greg Oden, prima scelta sfortunatissima.
12.11.2016 20:30 di  Simone Mazzola  Twitter:    vedi letture
Oden: "Sono il peggior bust nella storia del draft"
© foto di twitter Oden

In una puntata recente del podcast “Lowe post”, Zach Lowe ha parlato di draft con il suo ospite Nic Batum, andando ad analizzare la sua scelta al draft e tante altre. Sono finiti poi a parlare di Greg Oden, che si è definito in un’intervista recente il più grande bust della storia del draft.
Coinvolto sull’argomento il francese ha detto che il termine bust non si addice proprio al suo ex compagno.
E’ stato solo molto sfortunato ad avere un fisico così fragile –dice Batum- Non avete idea di quanto Greg abbia fatto di tutto per tornare a giocare ed essere importante nella lega. Si è allenato con una forza incredibile, ma il suo fisico gli ha detto di no. Un bust è un giocatore scarso, lui quando poteva giocare era un talento incredibile, ma purtroppo alla cattiva sorte non ci si può contrapporre”.
Ovviamente aver avuto una carriera cortissima e poco incisiva non aiuta a renderlo popolare, anche alla luce del fatto che chi è stato scelto dopo di lui, ovvero Kevin Durant, ha cambiato una franchigia e sta provando a cambiarne anche un’altra.
Non fraintendetemi –dice Oden- Se avessi avuto un fisico che mi avesse permesso di giocare lo avrei fatto e non mi sarei mai ritirato a quest’età, ma io non posso farlo. Non ne sono in grado”.
A 28 anni lascia la pallacanestro solamente con 82 partite complessive giocate in cinque stagioni con i Blazers e nel 2009-2010 aveva viaggiato anche a 11.1 punti a partita più 8.5 rimbalzi.

“Non ero male quando potevo stare in campo –dice un rattristato Greg- e la cosa che più mi dispiace è il sapere che avrei potuto dare tanto ai Blazers e all’NBA in generale. Non poter giocare e avere tutti questi problemi fisici è davvero frustrante”
E’ stata davvero una maledizione per lui che ha provato anche a distanza di tempo un clamoroso ritorno nella lega, quando nel 2014 ha firmato un contratto con gli Heat con cui ha prodotto 2.9 punti e 2.4 rimbalzi in 16 minuti d’impiego.
L’ultima stagione ha giocato in Cina, ma per un eventuale ritorno in NBA la porta è chiusa e dispiace sempre vedere un giocatore così sfortunato, anche se purtroppo a Portland di sfortuna se ne intendono con il caso di Brandon Roy. Pensiamo solo a cosa sarebbero stati quei Blazers con Roy e Oden al 100%.