Patrick vs the World: Beverley multato dalla lega, attacca Jokic (e Doncic)

Il playmaker dei Clippers, da sempre noto per il suo caratterino, è stato prima multato per l'espulsione in Gara2, poi ha attaccato il Serbo e lo Sloveno
08.09.2020 18:57 di  Paolo Terrasi  Twitter:    vedi letture
Patrick vs the World: Beverley multato dalla lega, attacca Jokic (e Doncic)

Patrick Beverley è uno dei giocatori più famosi nella NBA per il suo spirito estremamente combattivo, un carattere fiero, battagliero, in campo e fuori. Non è certo una sorpresa che con il livello della competizione sempre maggiore, il numero 21 sia aumentato di giri, aumentando le sue "uscite fuori le righe" in campo e fuori. 

Nei minuti finali della gara-2 persa contro i Denver Nuggets, la guardia dei Clippers si è arrabbiata moltissimo per un fischio contro di lui per un presunto fallo su Jamal Murray e ha cominciato a inveire contro la terna arbitrale. Dopo aver ricevuto un altro fischio avverso su una difesa onesta, Beverley ha perso la testa e si è preso due falli tecnici in rapida successione, prendendo la via degli spogliatoi con un minuto di anticipo rispetto alla sirena finale. La NBA ha anche deciso di aggiungere un’ulteriore pena al numero 21 di L.A. rifilandogli una multa da 25.000 dollari per “abuso verbale” nei confronti degli arbitri. 

Non certo calmato da ciò, il Clipper ha deciso di passare dagli arbitri agli avversari, in particolare la stella dei Nuggets, Nikola Jokic. “Presenta lo stesso problema di Luka Doncic: si agita molto e accentua moltissimo i contatti” ha detto Beverley, tirando una frecciata contemporaneamente a entrambi i giocatori europei, con il numero 77 che ha avuto storie tese il turno precedente con Montrez Harrell (che si è scusato con il Rookie dell'anno 2019) e Marcus Morris (che non ha mostrato il minimo pentimento): “Jokic mette un sacco di pressione sugli arbitri per fischiare in maniera giusta”.  La risposta di Jokic si è limitata a sottolineare i numeri: “Loro hanno tirato 26 liberi, noi 10”, sottolineando l'assenza di particolari trattamenti di favore, con il serbo che non è nuovo a lamentarsi con gli arbitri.