Zaza Pachulia e l’eccesso di foga

Nuova polemica sullo stile di gioco del georgiano. Il casus belli, stavolta, è un contrasto di gioco avvenuto nella gara contro gli Oklahoma City Thunder. L’MVP in carica Russell Westbrook stava contendendo un rimbalzo a Zaza Pachulia ed alla guardia Nick Young, avendo la peggio e cadendo a seguito di un normale contrasto con l’ex Lakers.
Tuttavia, Pachulia, senza apparente motivo o causa e con evidente ritardo, è caduto a sua volta su Westbrook, ponendo il suo peso sulle gambe dell’avversario: il georgiano si è alzato subito, seguito da un Westbrook incredulo e fortunatamente illeso.
“Brodie”, nel post gara, non le ha mandate a dire: “È stato chiaramente intenzionale. Nessuno l’ha toccato, è caduto su di me, cercando di farmi male. Pachulia gioca sporco.”. Gli fa eco Kyrie Irving, che su Instagram invoca (in modo colorito) un intervento della lega. Laconica la risposta di Pachulia, che sminuisce le accuse di Westbrook: “No comment. Sono cose infantili”.
Non è la prima volta che queste accuse vengono mosse all’ex Atlanta. Oltre ad un altro contrasto duro avuto con lo stesso Westbrook un anno fa (punito con un flagrant di tipo 1), la mente va alle finali di Conference dello scorso anno. Contro gli Spurs, Pachulia si ritrova ad allungare la gamba sotto il cono d’ombra di Kawhi Leonard, che si ritrova a scivolare (ed infortunarsi) a causa di questo contrasto. Durissimo allora il commento del coach Spurs, Gregg Popovich: “Chi se ne importa di quali fossero le sue intenzioni? Mai sentito parlare di omicidio colposo? Se uccidi qualcuno perché mandi un SMS quando guidi, vai comunque in prigione, anche se non volevi uccidere nessuno. Importa ciò che ho visto, ciò che è successo.”
Pachulia, al secondo anno con Golden State, si è comunque preso gli elogi dal suo allenatore, Steve Kerr, per la sua intensità ed il suo contributo. Stando così le cose, il Georgiano non sembra essere intenzionato a cambiare approccio: tocca al commissioner Adam Silver intervenire.