Virginia sale al 2° posto scavalcando Duke, in testa sempre Kentucky

Il punto su quanto accaduto in questa settima nel magico mondo del colle basket.
13.01.2015 15:00 di  Luca Servadei  Twitter:    vedi letture
Virginia Cavaliers
Virginia Cavaliers
© foto di virginiasports.com

Soffia un vento che sa di cambiamento e rinnovamento in NCAA. Anche se è vero che i Kentucky Wildcats restano (meritatamente) la squadra numero 1 della nazione nella classifica stilata settimanalmente da Associated Press, per la prima volta da tanto tempo, lo fanno senza raccogliere l’unanimità dei consensi chiudendo con “solo” 63 voti a favore sui 65 disponibili. Decisamente più rocambolesco, invece, quanto accaduto alla seconda posizione, dove non troviamo più Duke, ma i Cavaliers di Virginia, unici ancora imbattuti in Top-25 proprio assieme ai ragazzi tremendi di John Calipari. Decisivo l’upset perpetrato ai danni dei Blue Devils ad opera di NC State (87-75), nonostante i 23 punti con 12 rimbalzi del solito encomiabile Jahlil Okafor.

Il motivo di questo piccolo ridimensionamento della Big Blue Nation è dovuto, invece, all’inattesa quanto ripetuta difficoltà degli Wildctas nel superare avversari (sulla carta) abbordabili come Ole Miss (86-89) e Texas A&M (70-64): entrambe arresesi solo dopo aver fatto ricorso ad uno o più overtime. Nel successo sui Rebels, nella gara inaugurale della Southeastern Conference (SEC), decisiva è stata la freddezza dalla linea del tiro libero di Aaron Harrison (nelle cui vene ormai è palese, scorre il ghiaccio), autore di una prova da 26 punti, mentre contro gli Aggies, solo le triple di Tyler Ulis hanno evitato l’incredibile upset.

''Non siamo propriamente ciò che si definisce una grande squadra ora come ora. Io però non voglio esserlo oggi: preferisco farlo a febbraio o marzo. Si vince ed anche vincendo si impara, ed è proprio ciò che stiamo cercando di fare. Questi ragazzi non sono delle macchine, commettono degli errori, fanno cose anche stupide, a volte, ma ho a disposizione un ottimo gruppo che ha serie possibilità di vittoria alla fine”, le parole di Coach Calipari al termine della sofferta sfida contro i texani.

Ad approfittare del momento di parziale “debolezza” degli Wildcats ci prova dunque Virginia (15-0), reduce da due agevoli successi contro North Carolina State (61-71) e Notre Dame (62-56), testa di serie numero 13 nel ranking della scorsa settimana e, come tale, avversario assai ostico. Anche la sconfitta dei Badgers di Wisconsin contro Rutgers dà un ulteriore scossone alla classifica, con i ragazzi di coach Bo Ryan che scivolano dalla quarta alla settima posizione in graduatoria. Senza Frank Kaminsky infortunato, i Badgers devono arrendersi agli Scarlet Knights di uno scatenato Myles Mack da 21 punti, cogliendo il secondo ko stagionale. Sale quindi in terza piazza Gonzaga, che si libera di San Francisco e Santa Clara, e che con i suoi 82.6 punti di media a partita, si conferma come uno degli attacchi più prolifici ed efficienti di tutto il panorama collegiale.

Per quanto riguarda le altre posizioni, anche Arizona (14-2) perde ben 3 posizioni in seguito alla sconfitta per 58-56 contro Oregon State, mentre sono addirittura 10 quelle perse da Texas, scivolata dalla 10 alla 20, in seguito al duplice ko contro Oklahoma ed Oklahoma State. Chi invece fa il proprio nuovo ingresso in graduatoria sono: UNI, Oklahoma State e Wyoming, mentre finisce (almeno per ora) il sogno e la favola dei Monarchs di Old Dominion, superati 65-72 dagli HillToppers di Western Kentucky.

Ranking:

1 Kentucky 15-0
2 Virginia 15-0        
3 Gonzaga 16-1       
4 Duke 14-1 
5 Villanova 15-1      
6 Louisville 14-2
7 Wisconsin 15-2
8 Utah 13-2 
9 Kansas 13-2
10 Arizona 14-2      
11 Iowa State 12-2 
12 Notre Dame 15-2          
13 Wichita State 14-2        
14 Maryland 15-2  
15 North Carolina 12-4     
16 West Virginia 14-2        
17 VCU 13-3
18 Oklahoma 11-4  
19 Arkansas 13-2
20 Texas 12-4         
21 Seton Hall 13-3
22 Baylor 12-3        
23 Northern Iowa 14-2     
24 Oklahoma State  12-3  
25 Wyoming 15-2