C'è la sfida di Tel Aviv, Messina: "Difesa, dettagli, e percentuali decisive"

La preview della sfida di Eurolega contro il Maccabi terzo: i temi, le dichiarazioni, e le curiosità
15.01.2020 19:58 di Paolo Terrasi Twitter:    vedi letture
C'è la sfida di Tel Aviv, Messina: "Difesa, dettagli, e percentuali decisive"

Da una trasferta all’altra, da Istanbul a Tel Aviv per affrontare giovedì 16 gennaio (20.05 italiane) alla Menora Mivtachim Arena, il vecchio, rimodernato, caldissimo Yad Eliyahu, un’altra delle squadre più in forma di questa EuroLeague, il Maccabi, salito al terzo posto in classifica dopo il successo sul Barcellona. Il Maccabi ha vinto sette delle ultime nove e superato l’emergenza infortuni inserendo due giocatori (Aaron Jackson e Jalen Reynolds) poi recuperando anche Nate Wolters. La star della squadra è Scottie Wilbekin, 16.3 punti di media con il 45.9% nel tiro da tre, ma ci sono anche tanti altri tiratori (Elijah Bryant e Tyler Dorsey sono oltre il 42%), e inoltre il Maccabi conta sulla fisicità interna di Othello Hunter e Quincy Acy.

L’OLIMPIA – E’ reduce dalla sconfitta di Istanbul, dopo ha retto 18 minuti alla pari, poi ha avuto altre chance a inizio ripresa che non ha sfruttato, finendo poi perdere di venti quando di fatto la gara era chiusa e c’è stato spazio per tutti. Ovviamente, anche a Tel Aviv non saranno disponibili i due infortunati rimasti in Italia, Riccardo Moraschini e Jeff Brooks. La squadra ha svolto una parte del programma a Istanbul prima di partire e completerà poi la preparazione in Israele.

COACH ETTORE MESSINA – “Giochiamo contro un’altra squadra molto fisica e aggressiva, quindi una volta di più difesa, attenzione ai dettagli e percentuali di tiro saranno i fattori determinanti della nostra partita. Tel Aviv è un campo storicamente molto difficile, quindi dovremo essere pronti ad affrontare una gara dura”.

MICHAEL ROLL – “Tel Aviv è un posto speciale per me e la mia famiglia. Sono entusiasta dell’idea di giocare in un’atmosfera unica. La partecipazione emotiva dei tifosi rappresenterà l’aspetto più divertente di una partita ovviamente difficile”.

LA GARA DI ANDATA – L’Olimpia l’ha vinta 92-88 con cinque uomini in doppia cifra, guidati dai 20 di Luis Scola e dai 18 con 11 assist di Sergio Rodriguez. Milano aveva conquistato un vantaggio di 10 punti nel terzo periodo che il Maccabi aveva ribaltato mettendo la testa avanti. In quel momento due canestri di fila da tre punti di Nemanja Nedovic hanno ribaltato una volta di più l’inerzia della partita. Poi l’Olimpia ha resistito nel quarto periodo all’ultimo tentativo di rimonta guidato da Wilbekin.

L’AVVERSARIO – Il Maccabi è 9-0 in casa, dove protegge un fattore campo tra i più duri del continente da sempre. La vittoria sul Barcellona, di sette punti, è stata la più stretta. Dei nove successi, sette sono stati conseguiti con un vantaggio in doppia cifra. Il coach Ioannis Sfairopoulos ha impiegato Scottie Wilbekin in quintetto nelle 18 gare su 19 in cui è stato disponibile. Attorno a lui scelte sempre in movimento. Prima di infortunarsi accanto a lui partiva generalmente Nate Wolters, più recentemente è toccato a Elijah Bryant, lo scorso anno rivelazione nel torneo israeliano all’Hapoel Eilat. Tyler Dorsey è il bombardiere scelto, dalla panchina, un americano con passaporto greco che ha giocato un centinaio di partite nella NBA. A questi va aggiunto Aaron Jackson, grande veterano dell’EuroLeague tornato dalla Cina. L’ala piccola più utilizzata in quintetto è l’israeliano Yovel Zoosman. All’ala forte dopo l’infortunio non ancora risolto di Omri Casspi, viene utilizzato Quincy Acy, altro ex NBA di grande fisicità. Lo starter nel ruolo di centro adesso è normalmente Othello Hunter, veterano che ha giocato a Olympiacos, Real Madrid e CSKA, supportato da Jalen Reynolds. Ma il Maccabi ha una rotazione molto pronunciata e spazi vitali spettano al giovane Deni Avdija, al lungo tiratore Jake Cohen e ad Angelo Caloiaro.

I PRECEDENTI VS. MACCABI – L’Olimpia ha vinto due delle sue tre Coppe dei Campioni battendo in finale il Maccabi Tel-Aviv. A Losanna il 2 aprile 1987, finì 71-69 per Milano, coach Dan Peterson. Un anno dopo, a Gand, finì 90-84 sempre per l’Olimpia nella prima edizione della Coppa dei Campioni assegnata tramite Final Four. L’Olimpia in semifinale eliminò l’Aris Salonicco. L’allenatore era Franco Casalini. In tutto, le due squadre si sono affrontate 34 volte e il bilancio è favorevole al Maccabi 18-16. A Milano è 11-5 per l’Olimpia. A Tel Aviv 13-3 per il Maccabi. In campo neutro è 2-0 per l’Olimpia e i due precedenti riguardano proprio le due finali di EuroLeague vinte da Milano. A queste due gare andrebbero aggiunte le due sfide dell’Euroclassic di Chicago e New York del 2015 con una vittoria per parte. Nell’era EuroLeague il bilancio è 11-6 per il Maccabi, 6-3 per l’Olimpia a Milano. Nel 2014, ultima apparizione dell’Olimpia nei playoff, l’avversario fu proprio il Maccabi che si impose 3-1 nella serie. Lo scorso anno, il Maccabi vinse di due 94-92 con la tripla della vittoria di Jeff Brooks respinta dal ferro. Nemanja Nedovic segnò 17 punti, Mike James e Vlado Micov 16 a testa, ma Johnny O’Bryant ne fece 32 per il Maccabi. Nella gara di ritorno, l’Olimpia vinse 87-83 (19 punti di Mike James, 16 di Jeff Brooks). Quest’anno, l’Olimpia ha battuto il Maccabi 92-88 con 20 punti di Luis Scola e 18 più 11 assist di Sergio Rodriguez.

LA MACCABI CONNECTION –Othello Hunter ha giocato all’Olympiacos Pireo per l’attuale general manager di Milano, Christos Stavropoulos (allenatore Ioannis Sfairopoulos, ora al Maccabi), ma al CSKA Mosca è stato compagno di squadra di Sergio Rodriguez con il quale ha vinto l’EuroLeague lo scorso anno. Aaron Jackson ha giocato per Coach Ettore Messina a Mosca dove tra i compagni di squadra ha avuto anche Vlado Micov. Amedeo Della Valle ha giocato a Reggio Emilia con Jalen Reynolds. L’ex di turno è però Michael Roll, che ha giocato nel Maccabi per due anni, 58 partite di EuroLeague e 68 nel campionato israeliano.