USA-Serbia preview: una finale da leccarsi i baffi

L'ultimo atto di questa Olimpiade sarà tra le due migliori squadre del mondo che ormai lo confermano da anni.
21.08.2016 10:16 di Simone Mazzola Twitter:    vedi letture
USA-Serbia preview: una finale da leccarsi i baffi

E’ arrivato il momento della finale tra Stati Uniti e Serbia, due squadre che hanno meritato l’accesso alla finale, ma che non necessariamente sono state le schiacciasassi del torneo. Team USA arriva da imbattuto, cavalca una striscia di 75 vittorie consecutive e vorrà regalare a Coach K l’imbattibilità, oltre a un’altra medaglia d’oro. “Sono sempre stato intimorito dalla sconfitta -dice l’allenatore- e se non lo fossi stato ogni singola volta sarei stato uno stupido. Questo avviene non per la mancanza di fiducia nel mio gruppo, ma per la consapevolezza della bontà dei nostri avversari che ingenera verso di loro un grande rispetto”.
E a prescindere dalla retorica sugli avversari che fa parte della storia di questo Team USA, coach K sa perfettamente che la Serbia (e non solo lei) potrebbe essere molto pericolosa, vista anche la partita del girone eliminatorio, ma anche una semifinale che è stata senza dubbio la miglior dimostrazione di forza mesa in campo da una squadra in queste olimpiadi.

Djordjevic ha a disposizione la stazza, la fisicità e l’atletismo per poter competere con gli Stati Uniti. Ha diverse armi nella sua faretra e la forza derivante prima da una semifinale vinta con l’Australia in modo entusiasmante e poi il fatto di poter davvero giocare leggeri, con la mente sgombra e con l’entusiasmo di chi ha già raggiunto un obiettivo e può completare un’impresa: “Se chiedi ai tuoi avversari di firmarti le scarpe prima della partita hai già perso -ha detto Djordjevic- significa che sei deferente nei loro confronti e parti già con l’handicap”.

La Serbia parte con il normale svantaggio nel pronostico, ma ha il giocatore che può mettere più in difficoltà in assoluto la difesa avversaria, ovvero un Milos Teodosic che sta giocando ad altissimi livelli e anche in semifinale ha dispensato tutto il suo talento e la sua sapienza cestistica.
Sono uscite tonnellate di storie sul suo gran rifiuto a cinque milioni dei Grizzlies qualche anno fa, all’interessamento dei Kings verso di lui e a un potenziale futuro in NBA, che però lo deve vedere da protagonista e non da comprimario, ma ora Milos può completare un’annata storica dopo la vittoria in Eurolega e riscrivere veramente la storia.
Come è ovvio che sia, servirà una partita quasi perfetta da parte di tutti e si sa che in queste competizioni, inanellare due partite consecutive a livelli di perfezione è tutt’altro che semplice, ma la vera certezza è che alla palla a due di questa finale, nessuno è battuto in partenza e serviranno 40 minuti da vero Team USA per chiudere in bellezza la carriera di Coach K e portare l’ennesimo oro nel medagliere a stelle e strisce.