Bianchi: “Stiamo crescendo, vogliamo garantire sostenibilità”

Il presidente Legabasket è ottimista sul futuro della lega: “Dispiacere per la perdita di Avellino e Torino, felici di tornare con eventi al Sud”.
25.07.2019 14:06 di  Ennio Terrasi Borghesan  Twitter:    vedi letture
Bianchi: “Stiamo crescendo, vogliamo garantire sostenibilità”
© foto di Ennio Borghesan

L’estate azzurra arriva dopo un inverno e una primavera turbolenti per il mondo del basket italiano, che ha sì ritrovato tre piazze storiche nella massima serie come Fortitudo Bologna, Roma e Treviso ma ha anche perso due realtà importanti come Avellino e Torino, vittime dei rispettivi guai societari. Per il presidente Legabasket Egidio Bianchi, però, la strada è quella giusta: “Il basket italiano sta crescendo sotto il punto di vista dei fondamentali, dell’essere autoimmune” ha detto ai microfoni di Basketissimo. “Con il percorso che abbiamo fatto abbiamo cercato di creare le condizioni per cui garantire la sostenibilità nel tempo: era uno dei nostri pallini, siamo andati molto avanti e questo è un passaggio che ci tranquillizza in termini di prospettiva. Abbiamo purtroppo perso qualche pezzo, ma questo faceva parte del percorso che necessitava di essere fatto: perdere due piazze importanti come Avellino e Torino ci dispiace molto, ma dobbiamo crescere nella direzione in cui i progetti siano sostenibili nel tempo”.

Per Bianchi la Nazionale può giocare un ruolo molto importante: “Se la Nazionale crea ulteriore interesse per il movimento diventa un vaso comunicante che ci crea ulteriori condizioni di crescita. Sarà un campionato ancora più interessante degli ultimi, abbiamo tanti grandi personaggi e tante storie da raccontare a cominciare dalle tre neopromosse e dal derby di Bologna che ritroviamo. Ma anche Ettore Messina che ritorna in Italia: ci sono tanti fattori di novità positiva su cui vogliamo lavorare”.

Un’ulteriore considerazione sulle crisi societarie dell’ultima tribolata stagione: “Il problema di Avellino è stato nel gruppo a sostegno. È un tema su cui non hai modo di fare più verifiche che su altri, su cui vedi la punta dell’iceberg: il gruppo è stato interessato da un problema significativo, di cui non avevamo contezza, ma c’erano state delle situazioni più complesse su cui il gruppo che gestiva la società aveva sempre dato una soluzione garantendo la regolarità del campionato. Abbiamo quindi preso atto di una situazione che ha portato il gruppo Sidigas a una serie di avvenimenti compreso il sequestro delle due società sportive, ma in qualche modo è una storia che dipende dalle proprietà e non dalla società sportiva in se. Le società devono essere immuni dai problemi delle proprietà, da cui sono sempre nati i vari problemi quest’anno, anche nei casi di Cantù, Trieste, Torino: queste società hanno subito le vicende delle controllanti”.

Quale può essere la ricetta sostenibile? “Abbiamo chiarito con le squadre che bisogna far passare una mentalità giusta: quella che si debba spendere ciò che si ha. I grandi sogni non sono sempre sogni che poi si realizzano: l’habitat che sta accogliendo i grandi personaggi deve essere uno stimolo, ma mai di alzare l’asticella oltre le possibilità concrete. Quello che sto notando è che c’è l’attenzione a una crescita graduale; dobbiamo poi lavorare sulle infrastrutture, ad esempio come sta provando a fare Brindisi: quello degli impianti è un tema su cui lavoreremo come lega. E dobbiamo creare le condizioni per cui il nostro sport possa avere gli elementi per vivere una crescita sostenibile”.

Chiusura infine sugli eventi di Lega, che nella prossima stagione saranno in due nuove sedi rispetto al recente passato: “Abbiamo un grande piacere nel riportare il grande basket a Sud. A Bari la Supercoppa sarà un bellissimo evento, in un territorio che ci ha accolto molto bene. A Pesaro c’è una piazza storica e un palazzo bellissimo che sposa l’esigenza della lega di fare un ulteriore passo in avanti dopo i soldout di Firenze. È un percorso quello che stiamo facendo, creando le condizioni per fare sempre meglio”.