C'è chi pensa alla ripresa: i casi di Virtus Bologna e CSKA Mosca

Con tutti i campionati sospesi, c'è tuttavia chi non vuole fermarsi, in controtendenzai: i piani della Virtus e l'amichevole del CSKA
22.03.2020 19:28 di  Paolo Terrasi  Twitter:    vedi letture
C'è chi pensa alla ripresa: i casi di Virtus Bologna e CSKA Mosca

Nonostante il mondo dello sport, a tutti i livelli, si sia fermato a causa dell'emergenza Coronavirus, c'è chi non vuole rimanere inattivo, e riprende ad allenarsi. Sono i casi, diversi tra loro, di Virtus Bologna CSKA Mosca.

Alle Vu Nere, c'è da dire, non manca la prudenza: secondo quanto riportato dal Corriere di Bologna, alla palestra Porelli, un addetto apre le porte, due atleti al massimo possono accedere, a patto che uno sia sul campo, e l’altro in sala pesi. Il tutto cambiandosi in uno spogliatoio differente. La palestra è stata sanificata dalla Siva di Firenze, ogni attrezzo usato, anche il pallone, viene ripulito dopo l’uso. Ogni giocatore ha ricevuto dal club la lista di due-tre ristoranti di fiducia con persone selezionate al servizio di consegna. Coach Djordjievic ha anche accolto la ripresa degli allenamenti così: “Stiamo svolgendo il nostro lavoro dopo questa breve sosta, continuiamo a cercare di dare ai nostri ragazzi tutto quello che possiamo, assisterli a svolgere il loro lavoro e recuperare la forza fisica per continuare. Non molliamo, oggi una ditta verrà a sterilizzare tutta la palestra Porelli per proseguire nella miglior maniera possibile e continuare la stagione sperando che questa possa continuare. Speriamo di rivedervi e di fare ancora del buon basket.

La squadra campione di EuroLeague in carica, invece, ha effettuato questa mattina uno scrimmage tra CSKA Red e CSKA Blue con tanto di arbitri, addetti al tavolo e media.Tra i giocatori coinvolti anche Mike James che è uscito dalla quarantena dopo che il Lokomotiv Kuban ha annunciato che nessun membro è risultato positivo al Coronavirus. Ma i giocatori della squadra russa faranno comunque un secondo test a fine quarantena per fugare ogni dubbio. Jame aveva cenato con qualche americano di Kuban subito dopo la loro partita contro il Kalev/Cramo e per questo era stato messo in isolamento dai russi. Una scelta sconsiderata che speriamo non porti conseguenze nefaste.