Sasha Vujacic a Torino: il ritorno di "The Machine" in Italia

La guardia slovena, ex Udine e Venezia, ha firmato per un anno
02.09.2017 16:00 di  Davide Fumagalli  Twitter:    vedi letture
Sasha Vujacic
Sasha Vujacic
© foto di Facebook Torino

Il legame con l'Italia è forte per Sasha Vujacic che non ha resistito alla chiamata dell'ambiziosa Fiat Torino e ha rinunciato ad inseguire l'ennesimo contratto in NBA per misurarsi nuovamente con la Serie A, il campionato che lo ha lanciato giovanissimo nel 2001, a soli 17 anni con l'allora Snaidero Udine, e che gli ha permesso poi di volare in America e misurarsi con i grandi professionisti della palla a spicchi. Lo sloveno, 34 anni, può essere considerato uno dei volti copertina del prossimo campionato visto che, oltre ad essere un grande giocatore, è anche un personaggio molto particolare.

Infatti, tra il 2010 e il 2012, è finito al centro delle cronache rosa per il suo fidanzamento con la tennista Maria Sharapova, la bionda siberiana vincitrice di Wimbledon nel 2004 a soli 17 anni. Una love story che ha distratto certamente Sasha che proprio in quel periodo, tra Nets e Efes Istanbul, pareva smarrito. Poi però si è rimesso in pista, pian piano, tra Clippers, una fugace apparizione con Venezia nel 2014, e poi nelle ultime due stagioni ai New York Knicks dove ha giocato pochino, meno di 15 e 10 minuti di media, ma ha sempre dimostrato di meritarsi il suo posto anche perchè è un professionista esemplare e riconosciuto da tutti.

E' infatti certo che un accordo in America lo avrebbe trovato ancora ma il richiamo dell'Italia è stato forte e la proposta di Torino, la nuova Fiat di coach Luca Banchi, lo ha intrigato. E poi ha avuto due consiglieri d'eccezione: Danilo Gallinari e Alessandro Del Piero. Il Gallo, appena arrivato a Los Angeles sponda Clippers, gli ha parlato molto bene della squadra mentre Del Piero, uno che ora vive in California ma che ha passato una vita nella città della Mole avendo vestito la maglia e poi la fascia di capitano della Juventus, non poteva non usare parole al miele per la località e la gente del posto.

"Sono molto carico e desideroso di recitare un ruolo da protagonista nel prossimo campionato italiano. Ho fiducia, nella società e nel coach. Ho voglia di misurarmi in un campionato europeo e in Eurocup, nel complesso di rimettermi in gioco. Nell'ultimo periodo mi sentivo un po' come un leone in gabbia", ha raccontato Sasha al canale ufficiale dell'Auxilium appena arrivato all'aeroporto di Caselle da Los Angeles con un volo che ha fatto anche scalo a Monaco di Baviera.

A Torino Vujacic porterà esperienza, personalità, leadership e tiro da fuori, autentico marchio di fabbrica: il suo soprannome è "The Machine" per l'efficacia e la continuità con cui ha sempre segnato dal perimetro, e il 37% da tre in carriera in NBA parla per lui. E poi appunto quella conoscenza del gioco appresa per la prima volta a Udine e poi sviluppata e affinata nei 7 anni ai Los Angeles Lakers, la franchigia che lo scelse con la numero 27 assoluta al Draft 2004: fino al 2010 ha disputato ben 4 finali NBA e ha vinto due titoli.

Soprattutto la militanza nei Lakers lo ha fatto diventare grande amico di Kobe Bryant con cui ha condiviso il legame con l'Italia e con cui parlava la nostra lingua, anche in campo. "Ci siamo spinti a vicenda. Mi ha sempre trattato come un fratello, forse perché parlavo italiano come lui o forse perché eravamo entrambi innamorati della palestra", ha raccontato lo sloveno di Maribor. Vujacic è carico e pronto per la sua nuova avventura torinese: i tifosi della Fiat sperano che sia "The Machine" l'uomo che li faccia sognare.