Pantahinaikos corsaro al Pireo, è finale di coppa con l'Aris

i biancoverdi di Pascual vincono la semifinale al Pireo.
17.01.2017 14:45 di  Domenico Landolfo   vedi letture
Pantahinaikos corsaro al Pireo, è finale di coppa con l'Aris
© foto di Twitter Panathinaikos

Probabilmente non era la partita più importante dell'anno, ma se vieni da un 6-0 negli ultimi precedenti, di cui 3 quest'anno ma in coppa i "verdi" sono imbattuti da 5 anni, di sicuro non vuoi perdere proprio ora. Quando al Pireo le due corazzate si scontrano in un epico incontro tra l'eleganza del verde e la forza economica del rosso, gli esiti sanno essere sempre degni degli annali e, nel bene e nel male, siamo qui a parlarne. Forse la vittoria per 77-67 (14-15; 29-28; 52-42) del Panathinaikos sugli storici concittadini dell'Olympiakos passa in secondo piano per il punteggio, perché se dovessi scegliere tre topic che si focalizzino sul match, sarebbero altri: #decadentdinasty #KCRivers e #Papanikolaou.

Il match, il suo contorno, una semifinale del genere ed il miracoloso rientro in extremis da parte del leader Spanoulis avevano lasciato intendere che il pronostico sarebbe stato rispettato. E per metà gara i biancorossi sono prima avanti in avvio, poi contengono i danni e restano a contatto dopo la prima sfuriata di Rivers. Finché il leader, che chiuderà a 7 punti con 5 assist, limitato per minutaglia ed energie mentali da spendere, regge, la squadra regge, ma Printezis sparacchia e forza (13 ma con 5/13 al tiro), Mantazaris (16 con 6/10 e 3/5 dall'arco) è l'unico a tenere saldo il timone mentre gli americani steccano la gara. Troppo poco. L'atteggiamento da "signor tentenna" già avuto a Barcellona, contro una squadra in crisi, è un chiaro segnale che l'equilibrio pare essersi smarrito, come evidenziano ben 14 palle perse, è forse la fine di un ciclo?

In casa Panathinaikos si è invece visto un vero e proprio miracolo, perché Gabriel doveva restare in borghese, mentre invece allaccia gli scarpini, entra dalla panchina e spacca in due il match con 16 punti e 6 rimbalzi, risultando sempre puntuale. Singleton é quanto mai concreto, sopperendo anche in maniera ovvia (11+9 rimbalzi) alle amnesie di un Calathes a corrente alternata (11 + 4 assist ma 4/10 al tiro). Gentile gioca poco (15') senza incidere, quindi tutto il peso offensivo spetta a un KC Rivers che risponde presente alla chiamata, ne mette 27 con soli 4 errori (11/15 con 2/4 dalla lunga) e vince il match emotivamente, con responsabilità talento e faccia tosta.

Il problema non è il talento dell'esterno americano, quanto invece che è una bomba ad orologeria innescata nell'intervallo da un Papanikolaou che sul campo fa poco ma fuori ha il pregio di avere un diverbio, uno screzio, una parolina di troppo a Singleton e al tiratore già caldino. Parapiglia e rissa, Bouroussis fa da paciere, ma nella ripresa è tutta un'altra storia, solo quelli in maglia verde riescono a metterla, hanno qualcosa in più da dimostrare. Ingenuo??? Si finisce con la polizia in versione anti sommossa a scortare e dividere le due squadre nel tunnel. Ora la finale per il Panathinaikos è pronta, ci sarà l'Aris ad attendere i Verdi, ma dopo una vittoria del genere, nulla è impossibile anche per il piccolo grande Pana