Real, Baskonia, Murcia e nada mas: il flop spagnolo in Europa

Cinque partecipanti su 16, ma solo i madrileni sono certi di disputare i playoff. E in Eurocup e Champions League non va certo meglio...
22.03.2018 13:13 di  Ennio Terrasi Borghesan  Twitter:    vedi letture
Johannes Voigtmann (Baskonia)
Johannes Voigtmann (Baskonia)
© foto di Foto Baskonia

Il 2016-17 è stata, in Eurolega, la stagione della Turchia, e non solo per la vittoria del Fenerbahce nella Final Four disputata a Istanbul: ben quattro partecipanti su 16, vista la vittoria del Galatasaray nell’Eurocup 2015-16 e la wild card concessa al Darussafaka di David Blatt oltre all'altra licenza pluriennale dell'Efes. Le squadre turche ‘onorarono’ al meglio la manifestazione, ben tre su quattro si qualificarono ai playoff, col Darussafaka che fece soffrire anche il favorito Real Madrid, e il Galatasaray chiuse ad un buon 12° posto.

Vista la partecipazione, all’Eurolega 2017-18, di ben 5 squadre spagnole (Malaga vincitrice dell’Eurocup e Valencia in ACB, oltre alle licenze pluriennali di Barcellona, Real Madrid e Baskonia) era lecito attendersi da parte delle compagini iberiche un rendimento simile. Ma, a tre giornate dalla fine della Regular Season, tale rendimento è classificabile come flop.

Soltanto il Real Madrid è certo di disputare i playoff, e nelle prossime tre partite dovrà respingere l’assalto di Khimki, Panathinaikos e Zalgiris e mantenere il prezioso 4° posto, l’ultimo a garantire il fattore campo ai quarti di finale. In lotta fino alla fine per l’ottavo posto è il Baskonia, riuscito a risollevarsi dopo una brutta partenza da 0-4 sotto la guida dell’esordiente -poi dimissionario- Pablo Prigioni: l’arrivo di Pedro Martinez ha risollevato i baschi, che giovedì prossimo alla Buesa Arena ospiteranno il Maccabi in uno scontro da dentro o fuori per l’ottavo posto, provando anche a recuperare il -6 dell’andata.

Il flop spagnolo, però, è da ascrivere al rendimento scarso di Malaga, Barcellona e Valencia. L’Unicaja di Plaza partì alla grande, battendo il Fenerbahce campione in carica nell’opener, ma 8 sconfitte nelle successive 10 gare hanno costretto gli andalusi a un torneo di rincorsa, vanificato con le tre sconfitte consecutive contro Stella Rossa, CSKA e Panathinaikos; il Barça è la squadra più irregolare d’Eurolega, capace di colpi grossi (ha battuto il CSKA ed è 2-0 con l’Olympiacos, incluso un mortificante +27 a domicilio) ma anche di flop fragorosi (è 0-2 con Milano, e ha perso in casa anche contro l’Efes fanalino di coda, che in Catalogna hanno colto uno dei due successi esterni della loro Eurolega); Valencia, invece, ha pagato lo scotto della debuttante: partita con 3 vittorie nelle prime quattro gare, i campioni di Spagna in carica hanno poi ridimensionato le proprie ambizioni europee con una striscia da 10 sconfitte consecutive.

A tutto questo si aggiunge la totale assenza di squadre spagnole dalla Top 4 di Eurocup, per la prima volta dal 2006: quella stessa Eurocup in cui l'anno scorso la Spagna monopolizzò la finale, con la sfida tra Malaga e Valencia. Non va certo meglio in Champions League, dove tra le prime 8 è rimasta soltanto Murcia, non tra le favorite (e attesa settimana prossima dall'andata del quarto di finale contro il Pinar Karsiyaka); la detentrice del titolo Tenerife è infatti uscita dalla manifestazione proprio contro Murcia agli ottavi, mentre Estudiantes e Badalona non hanno passato indenni, rispettivamente, la fase a gironi e la fase preliminare. Sarà interessante vedere, nel 2018/19, la rivincita continentale del campionato nazionale più potente d'Europa.