La svolta di Reggio Emilia: dall'incubo A2 ai quarti di Eurocup

Come gli emiliani hanno cambiato la propria stagione
07.02.2018 14:39 di  Paolo Terrasi  Twitter:    vedi letture
La svolta di Reggio Emilia: dall'incubo A2 ai quarti di Eurocup
© foto di Twitter Reggio Emilia

Per la prima volta nella sua storia, Reggio Emilia accede ai quarti di finale di EuroCup. E’ soltanto l’ultimo traguardo della straordinaria gestione Menetti, dopo l’Eurochallenge del 2014 e la doppia finale scudetto del 2015 e del 2016. Dopo l’esclusione forzata dalla competizione nel 2016 nell’ambito della querelle FIBA-ULEB, la squadra emiliana eguaglia il risultato del 2006, quando però la coppa si chiamava ULEB Cup.

Il risultato segna la definitiva svolta stagionale, che aveva visto Reggio Emilia iniziare il campionato con sei sconfitte di fila, facendo presagire scenari di retrocessione, più che di sogni europei. Coach Menetti ha tuttavia avuto la capacità di reagire al brutto momento, e con otto vittorie nelle successive dodici partite, ha riportato il PalaBigi a respirare aria di playoff, distanti una sola gara. In Europa la musica è stata simile: dopo una regular season a corrente alternata, chiusa con un record di cinque vittorie e cinque sconfitte, la Grissin Bon ha cambiato totalmente marcia nelle Top 16, vincendo 4 gare su 6, guadagnandosi la qualificazione alla penultima fase come vincitrice del gruppo H.

Il volto di questa crescita è il nazionale Amedeo Della Valle, leader di questa squadra. Il prodotto di Ohio State è un candidato MVP di questa EuroCup, con una media punti di 18.6, una percentuale da 2 del 57% abbondante, confluiscono in una valutazione media di 22.3, miglior dato del torneo. Non solo leader tecnico, ma anche emotivo: dopo aver guidato Reggio alla vittoria contro Villeurbanne con 19 punti, “faccia cattiva” si impadronisce del megafono per cantare insieme alla tifoseria “totalmente dipendente”. Non solo da lui, perché Menetti può contare su un valido collettivo come i due Wright, White, e Markoishvili. Dopo un autunno tetro, con spettri di un ritorno in Serie A2 a vanificare ciò che è stato fatto in questi anni, Reggio Emilia, alle porte della primavera, può sognare.