Il Fenerbahce inizia la nuova stagione: ambizione e fame di successo

Zelimir Obradovic non avrà da subito a disposizione il suo roster né la Fenerbahce Arena causa europeo, ma fin da subito vorrà portare la sua mentalità ai nuovi arrivati: vincere l'obiettivo finale
06.09.2017 14:03 di  Domenico Landolfo   vedi letture
Il Fenerbahce inizia la nuova stagione: ambizione e fame di successo
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L’Europeo ci si è messo di mezzo, togliendo anche l’Arena che sarà palcoscenico delle nuove avventure della squadra gialloblu, ma il nuovo Fenerbahce di Zelimir Obradovic è partito con il lavoro di assemblaggio di un gruppo che non può dirsi certo sazio dopo le vittorie della scorsa stagione. Certo, immaginare di vedere una squadra competitiva fin da subito sarebbe pura utopia, visto che lo zoccolo duro è in altre faccende nazionali affaccendato, ma qualcosa di interessante su cui si può già lavorare c’è.

Ci sono dei visi nuovi, interessante sarebbe vedere se Nemanja Jaramaz, aggregato per questa fase di stagione in itinere, sarà solo per un mordi e fuggi o se entrerà in squadra, il che aumenterebbe di gran lunga anche le sue ambizioni Nba dopo una summer league in cui si sono visti sprazzi del suo talento. Il più sorridente è il solito Pero Antic, che non disdegna di mostrare la sua mano. Mancano Bobby Dixon, ancora ai box per infortunio, e Vesely, che deve recuperare, ma avere già a disposizione gli americani fa eccome la differenza, specie perché quest’anno Nunnally e Thompson saranno gli unici overseas di un nucleo che si fonderà sui giocatori d’area Fiba.

Se si pensa che Melih Mahmutoglu, Sinan Guler, Barıs Hersek, Luigi Datome, Nicolò Melli, Costas Sloukas e Marko Guduric sarebbero titolari in qualsiasi altra formazione ed ora dovranno aspettare per inserirsi in corsa, si capisce come e quali siano davvero le ambizioni della squadra di Obradovic, che dovrà riuscire a bilanciare comunque la partenza di quel Bogdanovic che non era soltanto il go to guy designato, ma anche e soprattutto un esempio delle two faces della pallacanestro giallonera: tosto in difesa e soprattutto disposto sempre ad aiutare, preciso e puntuale in attacco e bravo a togliere le castagne dal fuoco.

Sarà una stagione di cambiamenti e il coach di mille battaglie, il più vincente in Europa, non ha mancato di far pervenire all’ambiente il suo piccato commento su quello che si aspetta da un calendario che non solo sarà fittissimo di partite, ma che vedrà anche le qualificazioni al Mondiale in intinere, con ira funesta per chi sa quanto siano importanti non solo il riposo ma anche e soprattutto avere delle finestre in cui poter lavorare col gruppo, parlargli faccia a faccia e spiegare il valore e il perché di quello che si vuole fare sul parquet.

Non è mancato un commento, seppur meno intriso di mostarda, sul cambio di regolamentazione dell’infrazione di passi, specie quelli di partenza. Se l’equiparazione tra il mondo Nba e quello di area Fiba farà bene allo spettacolo, questo cambio “epocale” creerà un’uniformità in tema di fondamentali che potrebbe non riflettersi nei campionati nazionali, quindi un disallineamento tra una partita della lega turca e quelle di Eurolega. Il viaggio della squadra di Istanbul comincia, senza casa e senza vari pezzi del puzzle, ma si sa che gli inizi sono ingannevoli e contano solo i finali, e tutti hanno ancora negli occhi quello di qualche mese fa, con la coppa al cielo ed il delirio di un intero paese.