Il ranking di Basketissimo: Fener e Cska su tutte, Milano da playoff

Apertissima la lotta per i primi otto posti, con tante squadre di livello simile
12.10.2016 11:16 di  Fabio Cavagnera  Twitter:    vedi letture
Il ranking di Basketissimo: Fener e Cska su tutte, Milano da playoff
© foto di Twitter Eurolega

Un vero e proprio campionato d’Europa per club. Questa è la nuova Eurolega ed ora l’attesa è finita, perché stasera si alzerà la palla a due della nuova e rivoluzionaria stagione, con l’anticipo tra Real Madrid ed Olympiacos. Sedici squadre, 30 giornate di stagione regolare, playoff e Final Four (ad Istanbul) per designare la nuova regina del Vecchio Continente. Come per la Serie A, ci siamo divertiti a fare un ranking, anche se c’è grandissimo equilibrio tra la maggior parte delle contendenti.

Il ranking di Basketissimo:

FAVORITE

1) Fenerbahce Istanbul – Due anni fa perse in semifinale, l’anno scorso in finale, quest’anno potrebbe essere l’anno buono per Datome e compagni. Praticamente invariato il roster a disposizione di Obradovic, con l’innesto dell’MVP italiano Nunnally, tanta fame di vincere e le Final Four da giocare in casa.

2) Cska Mosca – I campioni d’Europa in carica hanno tutto per il bis, con una domanda: il trionfo dell’anno scorso li ha liberati di un peso oppure ha riempito un po’ la pancia di Teodosic e compagni? Se la risposta è la prima, saranno nuovamente dolori per tutti, visto che è stata aggiunta profondità tra i lunghi con Augustine e Ayres.

3) Real Madrid – Dopo aver fallito le Final Four nella passata stagione ed aver perso il ‘Chacho’ Rodriguez in estate, la ‘casa blanca’ ha confezionato un mercato stellare: Draper e Randolph sono stati due dei migliori giocatori della scorsa Eurolega, Hunter porta solidità ed atletismo vicino a canestro. In aggiunta ad un roster già di prima qualità.

DA FINAL FOUR

4) Barcellona – E’ cambiato molto, ma è arrivato materiale umano di primissima qualità. Da coach Bartzokas, passando per Rice e per Claver: servirà forse un po’ di tempo per vedere i catalani ai massimi livelli, ma questa volta l’impressione è una vera squadra e non una collezione di figurine come è stato in più di un’occasione nel recente passato.

5) Olympiacos Pireo – Nel segno della continuità e con la voglia di riscattare un’annata poco positiva in Europa. I biancorossi del Pireo ritrovano Patric Young ed hanno acquisito Erick Green, mantenendo gli altri 12 elementi del proprio roster, con la guida di Spanoulis. Una squadra già collaudata ed affamata e vincere nel catino del Pireo è un’impresa per tutti.

6) Panathinaikos Atene – Non c’è più il faro Diamantidis, ma la dirigenza dei verdi ha portato a termine un mercato di altissima qualità. Su tutti un Bourousis rinato dall’esperienza a Vitoria, per proseguire con Mike James (però infortunato e fuori due mesi) e con la coppia Rivers-Singleton. La squadra è da Final Four, toccherà a Pedoulakis trovare la chimica giusta.

IN LOTTA PER I PLAYOFF

7) Maccabi Tel Aviv – Reduce dall’annata peggiore della propria storia, la squadra israeliana ha subito una vera e propria rivoluzione: sono arrivate stelle del calibro di Goudelock, Weems e Miller (subito gravemente infortunato), più altri giocatori di buon livello come Zirbes, Iverson e Alexander. Potrà sorprendere, ma tutto dipenderà da come la squadra crescerà.

8) Anadolu Efes Istanbul – Ovviamente la perdita di una stella come Saric è pesante, ma la squadra turca ha fatto (finalmente) un mercato intelligente, senza nomi clamorosi, ma con uomini funzionali. Da Thomas ad Honeycutt, passando per Cotton e Omic, confermando il nucleo di alta qualità con Huertel, Brown, Granger e Dunston. Parte a fari spenti, ma c’è tutto per fare bene.

9) Galatasaray Istanbul – Dopo aver vinto l’Eurocup, la squadra di Ataman vuole essere protagonista anche in Eurolega. Il talento c’è, anche se il nucleo è quasi completamente nuovo, con l’aggiunta di una certa pressione, data da un mercato di alto livello. Diebler, Daye, Pleiss e Tyus sono i nomi principali arrivati nel corso dell’estate, per una squadra molto solida vicino a canestro.

10) EA7 Emporio Armani Milano – I campioni d’Italia sono chiamati ad essere finalmente una realtà anche in Europa. Sono arrivati giocatori di esperienza (Hickman, Dragic e Raduljica), sono stati mantenuti tutti gli uomini chiave della passata stagione, con l’aggiunta di giovani italiani. Forse manca un secondo pivot, ma poter competere per arrivare ai playoff è un obbligo.

11) Darussafaka Istanbul – Sulle rive del Bosforo non mancano certamente i soldi, per l’unica squadra entrata con una wild card in Eurolega. L’acquisto più pesante è stato fatto in panchina, con l’arrivo di David Blatt, ma anche tra i giocatori non si è andati al risparmio con Wanamaker, Bertans e Anderson. Il tutto mantenendo un buon nucleo, soprattutto vicino ai tabelloni.

12) Bamberg – La sorpresa della passata stagione vuole ripetersi, anche se non c’è più Wanamaker. Ma al suo posto è arrivato un giocatore di esperienza come Causeur, oltre a Veremeenko e Maodo Lo. Il roster appare un po’ più lungo dell’anno scorso, anche se appunto c’è da verificare come è stata metabolizzata la partenza dell’ex Pistoia. Sinora, in campionato, diremmo molto bene.

13) Unics Kazan – E’ stato mantenuto il nucleo dell’anno scorso, trascorso in Eurocup, ma il mercato non è stato al livello delle altre contendenti continentali, così c’è il rischio di vivere un’annata di transizione. La stella è sempre l’ex milanese Langford, ci sono giocatori di livello come Kaimakoglu e Colom, ma sembra mancare qualcosa.

14) Baskonia Vitoria – Lo scorso anno ha compiuto un vero e proprio miracolo, qualificandosi per le Final Four, però in questa estate è stato cambiato tutto. Non c’è più l’asse play-pivot James-Bourousis, via Causeur, Bertans ed Adams, così come c’è stato anche il cambio in panchina. E’ stato puntato molto sul nostro Bargnani (e sulla sua salute), ma ripetersi sarà quasi impossibile.

IN FONDO AL GRUPPO

15) Zalgiris Kaunas – La storia non basterà per poter permettere ai lituani di competere in questa stagione europea. C’è in panchina Jasikevicius, ma sul parquet nessuna stella, l’usato sicuro (Jankunas, Javtokas e Seibutis) e qualche buon giocatore come Westermann e Pangos. Il roster è piuttosto profondo, ma di livello inferiore rispetto alle contendenti.

16) Stella Rossa Belgrado – I quarti di finale della passata stagione sembrano un bel ricordo, anche se passare sul campo serbo sarà durissima per tutti, visto il calore e l’importanza del fattore campo a Belgrado. Però la squadra ha perso giocatori importantissimi come Miller e Zirbes, sostituendoli con Jenkins, Bjelica e Kuzmic. La speranza è l’esplosione di qualche altro giovane.