L'Eurolega del futuro: le 5 spagnole, il Darussafaka e le nazionali

Le incertezze e le possibilità dell'Eurolega che sta per venire...
24.03.2017 16:27 di  Domenico Landolfo   vedi letture
L'Eurolega del futuro: le 5 spagnole, il Darussafaka e le nazionali
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© foto di Agenzia Aldo Liverani

Nel marasma oceanico che sono le querelle sui regolamenti che vanno a definire le massime competizioni cestistiche, l’Eurolega che sembrava aver trovato una sua formula vincente e di equilibrio potrebbe tuttavia cambiare già a partire dalla prossima stagione.

Se le regole ed i criteri per l’ammissione a quello che è il campionato unico europeo erano ben note, con la spinosa questione delle licenze pluriennali, l’epurazione delle francesi – che tanto bene stanno facendo in Champions League – e le facilities concesse alla Bundesliga, alla “turca” ammessa con la Wild Card e infine alla vincitrice dell’Eurocup rischiano ora di creare una situazione di non ritorno che va a minare quei fragili equilibri a livello di associazioni nazionali: lo spettacolo sarà garantito, ma in che termini saranno giudicati i requisiti di accesso?

La Spagna 'rischia' seriamente di trovarsi di fronte ad un bel grappolo di squadre che di fatto riproporranno le lotte quotidiane in Lega ACB: oltre a Barcellona, Real Madrid e Baskonia, la “wild card” aggiuntiva – che quest’anno è concessa al Darussafaka – verrà assegnata alla Liga Spagnola, creando uno squilibrio che potrebbe addirittura vedere ben 5 squadre iberiche al via. Infatti, se anche la wild card dovesse essere assegnata agli spagnoli (come annunciato lo scorso anno), ci sarebbe la questione Eurocup, dove la finale è tra Malaga e Valencia.

E' una situazione sostenibile? In realtà dietro lo spostamento degli equilibri di squadre, ci girano parecchi interessi economici, il “Dogus” da sponsor del Darussafaka potrebbe volgere le sue attenzioni altrove, lasciando comunque un vuoto che viene sentito e non poco dal board della competizione. Un decentramento degli interessi finanziari dal Bosforo verso la penisola iberica che a tutt’oggi è il centro del movimento cestistico europeo. Sicuramente 5 formazioni su 16 è un po’ troppo, e magari solo la vincente di Eurocup accederebbe al campionato, eppure ci sarebbe ancora la Liga, e se dovesse arrivare una sorpresa, di sicuro il problema tornerebbe a porsi.

Detto che squadre come Efes, Fenerbahce, Maccabi, Milano, Zalgiris, Cska, Pana e Olympiakos hanno ancora le proprie licenze e la loro partecipazione non è in discussione, di sicuro la Stella Rossa, così come il Bamberg, magari meriterebbero un premio per quanto fatto in questa stagione, ben oltre il titolo conquistato lo scorso anno, ma le regole non scritte che ancora una volta chiederebbero un cambiamento, probabilmente rimarranno inascoltate.

Last but not least, la vicenda relativa al calendario: con due impegni delle nazionali previsti fuori dalle solite finestre estive, si discute ancora se prevedere turni di back to back fin da subito o se spalmare le settimane perse in uno spazio ben più ampio, con probabile slittamento di qualche weekend per le Final Four: una situazione ancora in divenire, di cui dovrebbe venirsi a capo al più presto anche per le stesse società che hanno urgenti bisogni di programmazione.