La nuova Eurolega 18x18: la prima volta dello Zenit San Pietroburgo

Le preview squadra per squadra della redazione di Basketissimo: prima puntata con l’unica matricola assoluta, i russi qualificati via wild-card.
06.08.2019 20:00 di  Ennio Terrasi Borghesan  Twitter:    vedi letture
La nuova Eurolega 18x18: la prima volta dello Zenit San Pietroburgo

ZENIT SAN PIETROBURGO

Coach: Joan Plaza (confermato, 2020)

Arrivi: Albicy (Andorra, 2020), Renfroe (Partizan, 2020), Zubkov (Khimki, 2022), Khvostov (Kuban, 2022), Abromaitis (Tenerife, 2021), Iverson (Tenerife, 2020), Hollins (Vechta, 2021), Ponkrashov (Unics, 2020), Ayon (Real Madrid, 2020), Pontika (Kuban, 2021)

Partenze: Karasev (Khimki), Valiev (Khimki), Desiatnikov (Khimki)

Rinnovi: Pushkov (2021), Trushkin (2021)

Resto del roster: Balashov (2020), Voronov (2020)

2017-18: Eurocup, Top 16 (eliminata vs Unics Kazan e Andorra)

La star: Gustavo Ayon, decisamente il rinforzo più prestigioso per esperienza e provenienza.

Ultimi a entrare, unici a debuttare. È il destino dello Zenit San Pietroburgo, unica debuttante assoluta dell’Eurolega 2019-20, presente grazie alla wildcard generata dalla vittoria in Eurocup di Valencia, che ha chiuso la porta a una quinta squadra spagnola. I russi, curiosamente allenati da uno spagnolo (Plaza, che vinse l’Eurocup 2017 proprio contro i valenciani: per lui sarà la seconda stagione allo Zenit), devono ringraziare due volte la squadra di Ponsarnau: senza l’eliminazione dell’Unics in semifinale, infatti, l’eventuale wildcard sarebbe andata proprio alla squadra di Kazan.

Lo Zenit che per la prima volta affronterà l’Eurolega, con residuali chances di lotta playoff (a differenza delle altre due connazionali), ha puntato su un forte rinnovamento: sono solo quattro, tutti russi, i confermati rispetto alla scorsa stagione, con il nazionale più forte (Karasev) che si è trasferito al Khimki. Interessanti, però, gli arrivi di tanti giocatori che nell’ultima stagione hanno ben figurato tra Eurocup e Champions League: se il primo è il caso di Albicy (semifinalista con Andorra) e dell’ex Partizan Renfroe, il secondo è invece il caso del duo ex-Tenerife Abromaitis-Iverson, senza dimenticare Austin Hollins, grande protagonista della magica stagione del Rasta Vechta e uno dei rookie più intriganti della stagione.

La ciliegina sulla torta, però, è sicuramente l’arrivo di Gustavo Ayon, che a 34 anni ha scelto di rimettersi in gioco in Russia dopo aver chiuso la sua esperienza quinquennale (con due Euroleghe vinte) con il Real Madrid. Lo Zenit è una squadra che potrebbe crescere col progredire della stagione: Plaza in panchina è garanzia in tal senso, ma il roster sembra colmo di troppe novità o giocatori non da alta-Eurolega per potere sperare in un debutto magico.