Adecco Cup: l’Italia domina e poi smette di giocare, vince l’Ucraina

Gli azzurri vanno anche a +26, poi crollano completamente nella ripresa
22.08.2015 18:55 di  Fabio Cavagnera  Twitter:    vedi letture
Andrea Bargnani
Andrea Bargnani
© foto di Facebook Fip

Un suicidio sportivo, fortunatamente in un’amichevole. L’Italia domina il primo tempo, vola anche a +26, poi inspiegabilmente smette di giocare e si fa battere (77-75) dall’Ucraina, in una ripresa inguardabile sia in attacco che in difesa per la formazione di Pianigiani. Già ieri gli azzurri si erano addormentati, in avvio di secondo tempo, però questa volta il ’sonno’ è durato fino a fine partita e gli avversari, non trascendentali, ma con un buon playmaker come Randle (23 punti) ed un Zaytsev decisivo nel finale, ne hanno approfittato. Non bastano i 22 di Bargnani ed i 21 di Belinelli, che ha fallito il tiro della possibile vittoria sulla sirena.

Il monologo azzurro, esclusi i primi cinque minuti con qualche rimbalzo offensivo di troppo concesso, si può vedere sin da subito. La squadra azzurra difende con grande aggressività, mettendo spesso pressione sui portatori di palla ucraini e recuperando numerosi palloni. Dall’altra parte del parquet, dopo un grande avvio di Gentile, sono Bargnani e Belinelli a confezionare principalmente il parziale di 20-0 con cui gli uomini di Pianigiani si mettono in controllo del match (26-7 all’11’). Il ct allunga notevolmente le rotazioni, rispetto alle ultime quattro gare, dando spazio anche a tutti i giocatori della panchina, ma l’intensità non scende e gli azzurri raggiungono anche il +26 (48-22 al 18’).

Sembra tutto tranquillo, ma come già accaduto ieri, l’Italia rientra dagli spogliatoi meno dura e meno concentrata. Gli azzurri si accontentano dei tiri da fuori e forzano alcune conclusioni, per la grande rabbia di Pianigiani, mentre gli ucraini prendono fiducia e trovano qualche canestro in più, soprattutto con Randel e Mishula. Così si spiega il parziale avversario, con cui si riavvicinano addirittura sotto la doppia cifra (59-53 al 31’), quando Zaytsev segna cinque punti in fila. Gli azzurri sono in rottura prolungata, vanno sotto a rimbalzo, si perdono anche in difesa ed è tutto riaperto, con il play naturalizzato che pareggia a quota 63 e clamorosamente sorpassa a 3’36” dalla fine (66-67). Ancora Zaytsev annulla la tripla di Bargnani per il +3 ucraino, poi è battaglia dalla lunetta: un errore di Randle regala speranze all’Italia, Belinelli sbaglia la tripla del sorpasso ed è successo per l’Ucraina. Una lezione di cui far tesoro, perché a Berlino una gara del genere potrebbe costare carissimo.

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