Un passo verso la Cina. L’Italia inizia con il piede giusto la seconda fase delle qualificazioni ai Mondiali 2019, supera la Polonia (101-82) e mantiene il secondo posto nel girone, alle spalle della Lituania. Un successo importantissimo, ma sofferto: i polacchi hanno tirato molto bene, sfruttando una difesa italiana ballerina nel primo tempo, per poi calare le percentuali, quando gli azzurri hanno messo un po’ più di intensità. Grande protagonista di serata Amedeo Della Valle (28 punti), ma ci sono stati altri protagonisti del successo, dall’ottimo Aradori del primo tempo, alla coppia Datome-Melli, per arrivare al debuttante Brooks. Tra gli ospiti grande prova di Slaughter.
Subito quintetto per il neo italiano, che si fa subito sentire, con cinque punti veloci e firmando il primo vantaggio azzurro, però la difesa concede troppo, in particolare all’ex Biella (19 punti in 20’) e gli ospiti sono sempre a contatto. Ne esce una partita ad altissimo punteggio, con grandi percentuali dall’arco, e continui parziale e contro parziali, ma con l’equilibrio sempre intatto (54-52 al 20’). Al massimo c’è una differenza di cinque punti da ambo le parti, con la coppia Della Valle-Aradori a mettere fieno in cascina per gli azzurri e Laczynski-Waczynski a martellare il canestro italiano.
L’avvio di ripresa vede l’ingresso in scena di Melli: l’ala del Fenerbahce, dopo il tabellino vuoto del primo tempo, segna 9 punti in 6’ e porta l’Italia al massimo vantaggio, per il primo allungo (64-56 al 25’) importante del match. Finalmente la difesa azzurra riesce un po’ a graffiare, recupera un paio di palloni ed arriva la doppia cifra di scarto, con i primi tre punti di Abass, sul finire del terzo periodo. Il distacco rimane invariato in avvio di ultimo quarto, quando calano le percentuali per entrambe le squadre, anche se la Polonia non molla e si riporta a -5 (79-74 al 35’), con il solito Slaughter. Nel momento di difficoltà, torna in soccorso il tiro dall’arco: Della Valle, Cinciarini e Datome colpiscono e rimettono gli azzurri in controllo. Poi la guardia dell’Olimpia la chiude ("MVP, MVP" dal pubblico) e l’Italia tira un sospiro di sollievo e può sorridere.
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