Adam Silver ed i problemi della free agency: "Bisogna cambiare le regole"

Il commissioner NBA, in occasione della riunione abituale con i 30 proprietari delle franchigie NBA, ha segnalato la situazione normativa circa il mercato
10.07.2019 13:20 di  Paolo Terrasi  Twitter:    vedi letture
Adam Silver ed i problemi della free agency: "Bisogna cambiare le regole"

Adam Silver non ci sta. Nel corso della riunione annuale con i colleghi, si è fatto il punto della situazione: punto fondamentale, la situazione della free agency. 

La mia sensazione è che ci sia del lavoro da fare sulla free agency e sulle regole che lo riguardano” ha ammesso Silver nella sua conferenza stampa. “Quelli che dobbiamo rispettare sono sempre gli stessi principi di un giusto equilibrio competitivo. Le squadre si mettono in situazioni difficili quando si siedono davanti a un giocatore per conversazioni che avvengono prima dei termini previsti o che non ricadono specificatamente nei termini del contratto collettivo. Il mio lavoro è far rispettare un giusto insieme di regole per tutte le squadre, che siano chiare e che abbiano un senso per tutti. In questo momento non ci siamo ancora. Il consenso generale è che abbiamo bisogno di rivedere e sistemare quelle regole, perché alcune di quelle che abbiamo potrebbero non avere senso. È inutile avere delle regole che non possiamo far rispettare: fa male alla percezione dell’integrità della lega se le persone dicono ‘Avete una regola e ovviamente le squadre non la rispettano, perciò perché la avete?’. Il senso è sempre quello di fare in modo di creare un equilibrio competitivo e che le squadre siano sicure che i loro avversari rispettino le stesse regole come fanno loro


Silver ha tuttavia ribadito che il problema non è cosa succede, ma le modalità: ben vengano i vari Leonard-George e Irving-Durant, ma in modo corretto: “Quello che è successo è un bene per la lega. Sono consapevole che la nozione di ‘equilibrio dei poteri’ si applica in maniere differenti. Un appropriato equilibrio di potere tra le squadre e i giocatori, così come tra le nostre 30 squadre, non può negare che ci siano grandi mercati, piccoli mercati, mercati percepiti come più attraenti di altri, questioni di tassazione differente, climi diversi. Alla fine, quello che è importante avere è una lega in cui ogni squadra è in condizione di competere. C’è del lavoro da fare: alcune cose sono di sistema e possono essere sistemate solo con il contratto collettivo. Ovviamente osserviamo tutto quello che succede, ma dobbiamo mantenere una visione a lungo termine della lega e dobbiamo continuare a migliorare”.

Infine, due parole sull'annoso problema delle richieste di scambi. “Sappiamo tutti che le richieste di scambi non sono una novità nella nostra lega, ma sono una preoccupazione per tutti noi” ha detto Silver. “Ricadono nella stessa categoria di questioni sulle cosiddette ‘regole’ all’interno della lega. Se c’è un contratto deve essere significativo per entrambe le parti. Da una parte ci si aspetta che il contratto venga garantito dalle squadre nei termini previsti, e dall’altra parte ci si aspetta che il giocatore lo rispetti. Quello che mi preme dire senza entrare nei particolari è che le richieste di scambio sono demoralizzanti. Lo sono per le squadre, per le comunità e non fanno nemmeno bene alle reputazioni dei giocatori. Per questo è una questione che deve essere discussa”.