All star game: Giannis al comando nei voti, c'è anche l'immortale Ginobili

la classifica dei voti per l'All Star Game.
05.01.2018 17:22 di  Simone Mazzola  Twitter:    vedi letture
All star game: Giannis al comando nei voti, c'è anche l'immortale Ginobili

E’ appena iniziato il nuovo anno e oltre ai primi risultati dal campo è già tempo di pensare alla pausa, quella dell’All Star Game, infatti è iniziata la raccolta per i voti riguardanti i partecipanti.

Ciò che più di ogni altra cosa balza all’occhio è non vedere davanti a tutti i soliti nomi LeBron James, Kevin Durant o Steph Curry, ma bensì un volto nuovo. Sono passati solo dodici giorni dall’apertura delle votazioni e in testa a guardare tutti dall’alto c’è Giannis Antetokounmpo con 863,416 voti con circa sette mila di vantaggio sul solito sospetto LeBron James che si ferma a 856,080 per la leadership delle ali della Eastern Conference. A seguire c’è un altro nome nuovo ed è quello di Joel Embiid davanti a Kristaps Porizngis e Kevin Love tallonati dalla coppia Horford-Tatum dei Celtics.
Nel reparto dietro in vetta c’è Kyrie Irving che, a oggi, farebbe reparto con DeMar DeRozan, ma appena dietro c’è Victor Oladipo, seguito a maggior distanza dal sensazionale Ben Simmons che ha discreto vantaggio su John Wall.

A Ovest per il reparto ali c’è una pensatissima spaccatura tra la testa di Kevin Durant a quota 767.402 voti e tutti gli altri. Al secondo posto con meno della metà dei voti c’è Anthony Davis, seguito dal compagno DeMarcus Cousins e da Draymond Green. Più staccato sotto i trecentomila voti c’è Paul George.
Per quanto riguarda il reparto dietro Steph Curry è in testa alla classifica con 735.115 voti davanti ai poco più di seicentomila di Harden. Mr tripla doppia Westbrook è più attardato, poi c’è Klay Thompson e al quinto posto davanti a Paul, Lillard, Ball e Booker c’è un arzillo quarantenne di nome Manu Ginobili che dimostra quanto l’immortalità del basket esista ancora. Non sappiamo se l’argentino riuscirà a prendere parte alla partita, ma che si lì a questo punto della carriera è letteralmente incredibile.