Blake Griffin: "Tornare ai Clippers è stato un no-brainer"

L'ala dei Clips parla per la prima volta del suo rinnovo e del suo futuro.
20.07.2017 07:51 di  Simone Mazzola  Twitter:    vedi letture
Blake Griffin: "Tornare ai Clippers è stato un no-brainer"

Doveva essere una specie di anno zero per i Los Angeles Clippers che si trovavano in un’unica estate a dover fronteggiare l’unrestricted free agency di Chris Paul, JJ Redick e Blake Griffin, sostanzialmente il core di ogni successo recente.
Pensare di tenere tutti era letteralmente impossibile e ovviamente la priorità riguardava Blake e Chris, ma quando Paul ha optato per aprire un nuovo capitolo della sua carriera si è dovuto pensare a limitare i danni e poco dopo quando anche Redick si è accasato a “The process”, l’idea del rebuilding, ovviamente già non lontana dalle menti del front office, ha preso sempre più piede.
Nonostante questo, il fatto di aver avuto una contropartita dal saluto di Chris Paul, ha fatto pensare che forse non si potesse lottare per il titolo, ma che si potesse rimanere competitivi in una Western Conference che definire una tonnara è quasi riduttivo. Così è arrivato Danilo Gallinari ed è stato rinnovato Blake Griffin, che così diventa il volto della franchigia da qui a tutto il futuro recente.

“Ritornare ai Clippers è stata una scelta semplicissima –dice Blake- è la squadra che mi ha scelto, ormai è la mia città ed è la sistemazione perfetta sia per me che per la mia famiglia. Quando ho avuto la possibilità di firmare un’estensione è stato un no brainer”.
Con l’arrivo di Williams, Beverly e Gallinari, i Clips possono continuare a dire la loro, ma l’arrivo che potrebbe maggiormente elettrizzare Blake è quello di Milos Teodosic che potrebbe tranquillamente ricreare una ottima imitazione della lob city con lui e Jordan.
Rivers e Frank lo hanno voluto fortemente e a cifre importanti mandando un chiaro segnale: “Sono sempre stato benissimo qui, con il presidente Ballmer ho un ottimo rapporto, ma come con tutte le persone da lui in giù. Rivers è il mio mentore e il coach per cui chiunque vorrebbe giocare e Frank è una persona di grande spessore e qualità. Rinunciare alla possibilità di restare in questo ambiente non è mai stata una possibilità”.
A conferma ci questo ci sono i pochissimi meeting avuti con le altre squadre, alcuni anche cancellati in corso d’opera, perché nel momento in cui i Clippers hanno accettato di elargirgli un contratto di quella portata, per lui è stato facile scegliere. Ora vedremo cosa potranno fare e soprattutto se la salute fisica di Blake lo assisterà.