Danilo Gallinari è il padrone di Denver con un 2016 da All Star

Nell'anno nuovo Danilo ha legittimato tutto i rumors che lo volevano all'All Star Game.
07.02.2016 17:50 di  Simone Mazzola  Twitter:    vedi letture
Danilo Gallinari è il padrone di Denver con un 2016 da All Star
© foto di twitter

\Da-KNEE-lo Gal-in-ARE-ee\
Questa è la pronuncia, secondo gli americani, di un giocatore che tutta l’Italia ha provato a portare all’All Star Game e che solo con un po’ di sana partigianeria averebbe meritato, ma che forse è ancora a dodici mesi di distanza.
Se Danilo Gallinari continuasse a giocare su questi livelli, non avremmo dubbi già da ora di vederlo alla prossima partita delle stelle, perché il suo rendimento del 2016 è assolutamente da primi dodici della Western Conference.
I Nuggets gli hanno affidato le chiavi della squadra e in questo nuovo anno stanno guadagnandone i dividendi, avendo preso anche lo scalpo quasi impossibile dei Warriors.
Ha giocato solo sei volte in stagione meno di 29 minuti e solo in tre non è andato in doppia cifra, finendo ben quattro volte oltre i trenta.

A Denver sono convinti che l’infortunio al ginocchio abbia cambiato in meglio il gioco di Danilo, in quanto non essendo mai stato un giocatore esplosivo, dopo questo infortunio ha modificato il modo di penetrare. Questo lo ha portato ad essere nella top 5 dei giocatori che subiscono fallo nelle loro penetrazioni, infatti il Gallo termina il 30% delle proprie scorribande con un fallo e per un giocatore che tira 8 tiri liberi a partita (che diventano quasi 12 se proiettati su 48 minuti), convertendoli con un interessante 88% (numero a lui tanto caro), è facile capire come i Nuggets debbano gestire i finali di partita.

La sua shooting chart parla di un giocatore che si è adattato al nuovo basket NBA, riducendo molto il gioco in-between e non negoziando tra tiri da tre punti che converte con il 36.5% e tiri al ferro, dove è ancora al di sotto della media NBA. Predilige il lato destro dove tira con percentuali migliori, ma ha molti più tentativi dal sinistro, dove tende anche a penetrare maggiormente.
E’ uno dei migliori nella lega per efficienza offensiva e ha permesso a Malone di giostrare i suoi quintetti in base all'evenienza. Con lui in campo l’Offensive Rating è di 106.5 contro il 101 di quando è in panchina, mentre la squadra rende molto bene con due quintetti che lo vedono impiegato da tre con Darell Arthur e Faried in vernice, oppure assieme a Faried e Jokic. Questo mostra quanto il suo ruolo ideale sia il tre, ma anche che in situazioni di quattro tattico possa far saltare il banco difensivo avversario, perché in quel frangente la squadra guadanga il 29.6% dei liberi in più.

In sostanza il 2016 di Danilo è da tramandare ai posteri e difficilmente i Nuggets potrebbero mai liberarsi di lui se non davanti a un’offerta irrinunciabile. Non è un caso però che una delle squadre meglio allenate come i Celtics, abbia pensato e puntato forte su di lui per fare un salto di qualità. La speranza sarebbe un giorno di vederlo lottare per il titolo da protagonista, ma per ora ci “accontentiamo” del suo processo per diventare un All-Star.
Manca poco ormai.