Dopo la trade, Minnesota riparte: senza Thibodeau?

Cambiamento d'aria a Minnesota: dopo la bomba esplosa poco prima dell'inizio della stagione, con la richiesta di scambio, Jimmy Butler ha cambiato aria. 

Senza Butler, ci saranno vuoti da colmare, come afferma Andrew Wiggins: ma allo stesso tempo maggiori chances di evolvere il proprio gioco, con il Canadese maggiormente responsabilizzato e Karl Anthony Towns libero di una presenza ingombrante che ne influenzava il gioco. Tutti a parole hanno negato le frizioni e difeso il compagno, e salutato anche con grande stima, ma la realtà dei fatti è che adesso tocca a loro due brillare, senza più scuse. Gli innesti di Dario Saric e Robert Covington arrivano in soccorso della squadra: il croato è una minaccia offensiva di non poco conto, capace di aprire maggiormente il campo per i Wolves, così come l'Ala undrafted, tiratore altalenante ma ottimo difensore. 

Il punto di domanda però è: con quale allenatore questo comunque promettente nucleo andrà avanti? Le voci di un allontanamento di Tom Thibodeau a fine stagione si sprecano, con alcune che d'anno l'ex allenatore dei Bulls al capolinea già nei prossimi giorni. E non è una sorpresa: l'operazione Butler, sia per come è stata gestita in entrata ma soprattutto in uscita hanno come quasi unico responsabile l'allenatore, che a Minnesota aveva anche i gradi di Presidente. Thibs è rimasto aggrappato ad un Butler che voleva andarsene finché ha potuto (ed anche oltre), ed nel momento in cui ha capito che non era possibile continuare, è stato il proprietario Glen Taylor a prendere in mano la situazione, delegittimando il suo allenatore/presidente ed il Gm Scott Layden, già vicini al licenziamento in tempi non sospetti. 

L'emorragia e la crisi di spogliatoio per ora sembra essersi fermata, ma i colpi di scena ed i cambiamenti in casa Wolves potrebbero non finire qui.