Fear the brow: Anthony Davis e la sua corsa per l'MVP

Il lungo dei Pelicans sta mettendo in mostra numeri incredibili
28.02.2018 18:48 di  Paolo Terrasi  Twitter:    vedi letture
Fear the brow: Anthony Davis e la sua corsa per l'MVP
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© foto di Zou Zheng /AGENZIA ALDO LIVERANI

L'attuale risposta al fear the beard, rappresentato da James Harden in quel di Houston, è rappresentata da Anthony Davis. 
Mentre il barba rimane il favorito per il titolo finale, il monociglio della Louisiana sta facendo nelle ultime settimane grandi cose per provare ad insediarlo.

La prima scelta del draft 2012, che viaggia in stagione con 28.2 punti di media, 11 rimbalzi e 2.4 assist, sta trascinando quasi da solo New Orleans. I Pelicans, all'indomani dell'infortunio di DeMarcus Cousins si trovavano in una pessima posizione: privi di un all Star, nella piena ammucchiata per i playoff, le prospettive per la squadra di coach Gentry erano decisamente grigie. 

Tuttavia, in questa stagione siamo stati abituati a vedere squadre compattarsi nelle difficoltà: gli esempi sono vari, dai Washington Wizards rinati senza John Wall ai San Antonio Spurs terzi pur senza Kawhi Leonard per il 90% dell'anno. Ma quello che stanno facendo i Pelicans, e sopratutto Anthony Davis è ben oltre: nelle ultime 6 gare, tutte vinte, Davis ha tenuto la folle media di 41.5 punti, 15 rimbalzi, 3.2 stoppate, 3.2 rubate, e 2 assist. Il tutto in 40 minuti di utilizzo, prendendosi meno di 28 tiri a sera ma concretizzandone più della metà (15); il tutto rimanendo il faro dell'attacco dei Pelicans, mantendendo un ritmo incessante (la partita peggiore, con 27 punti, è arrivata nella gara contro i Bucks, terminata al supplementare come la precedente contro Miami. Il giorno successivo, contro Phoenix, ne ha messi 53...). L'accoppiata con Cousins era devastante, ma Davis è riuscito a mantenersi letale senza il suo compagno di merende, nonostante il maggiore peso e le maggiori responsabilità. 

Ora i Pelicans si trovano ad una gara e mezza di vantaggio dal nono posto occupato dai Denver Nuggets: fondamentale sarà cercare di arrivare più in alto possibile nella griglia Playoff (attualmente sesti, il terzo posto dei Timberwolves è distante due gare) per evitare al primo turno clienti indigesti come Rockets e Warriors. Come ricorda Skip Bayless, Davis è l'unico tra i candidati MVP  a non aver mai vinto una gara di Playoff. L'intenzione è di invertire la tendenza.