I primi botti della Free Agency: Durant, Paul, George, Belinelli ed altri

Scoccata l'ora X, le prime ufficialità hanno invaso il mercato NBA.
01.07.2018 09:03 di  Paolo Terrasi  Twitter:    vedi letture
I primi botti della Free Agency: Durant, Paul, George, Belinelli ed altri
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© foto di Twitter Spurs

Pronti, partenza, via: alla mezzanotte americana, è partita ufficialmente la Free Agency NBA, con squadre e giocatori liberi di negoziare il loro futuro. 

Le prime ufficialità sono nell'aria. Una su tutte: Kevin Durant, già certo di riformare per Golden State, lo farà nuovamente con un contratto 1+1, come già successo nel 2016 e nel 2017. Una scelta che gli regala maggiore flessibilità, libertà, e che in passato ha intrapreso anche per venire incontro al GM Bob Myers, il quale dopo aver annunciato che KD potrà avere “qualsiasi contratto vorrà”, non dovrebbe avere problemi ad assecondare il numero 35. Ex cliente di Myers è DeAndre Jordan, per cui i Warriors hanno fatto un tentativo: l’ormai ex Clippers es i Mavs hanno chiuso con un annuale da 24 milioni, rispetto ai 5 dei bicampioni in carica. 

Sul capitolo speculazioni, molto rumore è stato generato movimenti apparantemente insignificanti da parte di Lebron James e Russell Westbrook. Entrambi sono stati “seguiti” dai fan via internet, i quali hanno tracciato i movimenti dei loro Jet privati: il nativo di Akron è atterrato a Los Angeles, e camion di traslochi sono stati avvistati vicino la sua residenza di Cleveland; il numero 0, rientrato dalle Hawaii ad Oklahoma City poche ore dopo l’arrivo in città di Paul George (che si diceva potesse firmare un contratto di uno o due anni con una opzione aggiuntiva, raggiungendo così i 10 anni di anzianità che gli farebbero sbloccare il massimo salariale nel 2020), ha indetto una grande festa, con gli invitati tenuti a firmare un accordo di riservatezza. Lebron è di casa a Los Angeles ogni estate, ed una festa potrebbe essere solo una festa: ma durante la Free Agency ogni piccolo indizio può diventare una prova, scatenando speculazioni di ogni tipo. Lebron ai Lakers? Paul George ai Thunder? In attesa delle parole del re, arrivano fonti dalla suddetta festa che confermano la volontà di George di rimanere, e per ben 4 anni a 137 milioni. Il GM Sam Presti vede così il suo azzardo pagare dividendi, oltre a rifirma re Jerami Grant (3 anni, 27 milioni)

Molto attivi i San Antonio Spurs, alle prese con due ritorni: non quello di Kawhi Leonard, dal futuro ancora incerto, ma della rifirma di Rudy Gay (annuale da 10 milioni) ed il nostro Marco Belinelli, che dopo l'esperienza che gli ha portato il titolo nel 2014 torna in texas con un biennale da 12 milioni, preferendo quindi accasarsi subito senza aspettare le mosse dei Sixers (che perdono anche Ilyasova, di ritorno dopo diversi anni ai Bucks per 3 anni, 21 milioni).

Rimanendo in Texas, i Rockets non hanno ancora rifirmato Capela (che vedranno prossimamente), e riconfermano Chris Paul (4 anni, 160 milioni) e Gerald Green (annuale al minimo salariale da 2.4 milioni per lui), perdendo tuttavia Trevor Ariza, che accetta l'annuale da 15 milioni di Phoenix, in una offerta molto simile a quella dello scorso anno dei Sixers per JJ Redick. 

ALTRE FIRME:
Derrick Rose, 1x 2.1 mln, Minnesota
Ed Davis, 1x4.4 mln, Brooklyn
Nikola Jokic, 5x 146.5, Denver 
Omri Casspi, annuale a Memphis
Nik Stauskas, annuale a Portland
Aaron Baynes, 2x 11 mln, Boston
Will Barton, 4x 54mln, Denver
Joe Harris, 2x 16 mln, Brooklyn