Il meglio ed il peggio dell'ultimo giorno "di scuola" NBA, parte prima

Buona parte della lega ha finito la stagione: vediamo i momenti salienti, tra cui le dimissioni di Magic
10.04.2019 18:33 di  Paolo Terrasi  Twitter:    vedi letture
Il meglio ed il peggio dell'ultimo giorno "di scuola" NBA, parte prima

Penultima notte di regular season NBA, ma ultima per molte squadre in campo, che hanno salutato la stagione regolare, in attesa della prossima o dei playoff. 

Chi ha salutato i playoff, ma non tornerà l'anno prossimo, sono Dirk Nowitzki e Dwyane Wade (e Udonis Haslem). Il primo ha confermato il suo addio al basket giocato (dato per fatto da molti, ma mai ufficializzato dal tedesco che ha sempre detto che doveva pensarci), con 30 punti (massimo stagionale) contro Phoenix nell'ultima gara a Dallas, casa sua. In una cerimonia piena di passione ed emozioni, con presenti leggende come  Larry Bird, Charles Barkley, Scottie Pippen, Shawn Kemp, la festa del 41 è stata "rovinata" da Jamal Crawford, che con 51 punti è diventato il più anziano giocatore a realizzare una simile prestazione, nonché unico a farlo con quattro casacche diverse. Il secondo, invece, anche lui con 30 punti ha avuto il suo ultimo ballo davanti il pubblico di casa, in quanto la vittoria di Detroit ha eliminato Miami dalla corsa ai playoff. Flash è stato presentato dal figlio Zaire, in una cerimonia altrettanto toccante, ma più "glamour" di quella del tedesco. 

C'è chi invece saluta a sopresa la lega, non sapendo se sia un arrivederci: Magic Johnson ha infatto rassegnato le dimissioni come presidente dei Lakers, senza nessun preavviso di sorta, prima della gara dei gialloviola contro Portland. "Mi divertivo di più quando ero dall’altra parte, perché in questo ruolo non posso avere un impatto sulle vite delle persone" ha spiegato davanti alla stampa che non si aspettava di ricevere una notizia del genere. "Ci ho pensato e mi sono detto che questo lavoro non è più divertente. Non è quello che sono. Voglio tornare a divertirmi, voglio tornare quello che ero prima di accettare questo posto". Il numero 32 lascia senza aver avvisato nessuno, con parole sibilline nei confronti specialmente del GM Rob Pelinka, e dopo l'inchiesta di The Athletic che lo dipingeva come un dirigente assente e poco concentrato sul suo ruolo (e come traspare dal tono delle sue dichiarazioni, concentrate sulla mancanza di "divertimento"). 

Legato indirettamente a Magic c'è chi spera di aver salutato, ma ancora non lo ha fatto ufficialmente: Anthony Davis, nella sua ultima partita con i New Orleans Pelicans, si è presentato con una maglietta con di stampo cartoonesco che dichiara "E' tutto ragazzi", messa alla fine degli episodi dei Looney Toones. Possibile frecciatina alla franchigia della Louisiana, alla quale ha chiesto la cessione in inverno proprio attratto dalle sirene dei gialloviola, che nel provare a prenderlo hanno probabilmente sfasciato uno spogliatoio già fragile mettendo tutti sul mercato. Il diretto interessato smentisce: quale sarà il suo futuro?