McHale silurato e l'analisi in cifre di un inizio disastroso per i Rockets

L'esonero di Kevin McHale è stato considerato come il momento giusto per invertire la rotta.
19.11.2015 18:01 di  Simone Mazzola  Twitter:    vedi letture
McHale silurato e l'analisi in cifre di un inizio disastroso per i Rockets
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Dopo un inizio tragico sembrava che i Rockets avessero ritrovato la strada maestra, ma le ultime sconfitte e un pessimo 4-7 (prima della vittoria di questa notte) di record sono costati il posto a Kevin McHale. La società ha affermato che il coach non aveva più il polso della squadra, arrivando quindi al momento di cambiare.

In queste prime partite i Rockets hanno patito ben quattro sconfitte di 15 o più punti, solo i 76ers hanno fatto peggio, oltre ad avere il quartultimo differenziale tra punti fatti e subiti con -7,7.
Anche i bookmakers hanno tenuto d’occhio l’inizio della squadra e sono arrivati a stimare che in un campione formato dalle prime 11 partite della stagione, i Bulls del 2007-2008 hanno ottenuto un differenziale tra vittorie conquistate e pronosticate di -4.8, seguiti dai Pelicans di questa stagione e i Thunder della scorsa, con al quarto posto i Rockets che viaggiano a -4.1.
Sembra essersi smarrita anche quell’identità che li vedeva come una delle più esasperate utilizzatrici del tiro da tre punti, dal quale traeva grossi benefici. Quest’anno è ventinovesima nella lega per percentuale ed è una cifra impietosa visto che il 37.2% dei tiri arriva proprio da dietro l’arco. Oltre a questo c’è da considerare che anche la difesa ha subito un crollo vertiginoso sia per qualità che per attitudine dei giocatori, cosa che coach McHale non è mai riuscito a invertire in questo inizio.
L’anno scorso l’efficiency difensiva parlava di un interessantissimo sesto posto assoluto, piombato drammaticamente al ventinovesimo in questa stagione, che sommato alle deficienze al tiro da tre punti, rendono Houston una squadra ben al di sotto della media nella pur competitiva Western Conference.
Come successo per Oklahoma City durante la scorsa stagione, quando la squadra partì senza Westbrook e Durant, si è già iniziato a stilare tabelle su quale debba essere la marcia dei texani da qui alla fine. Un impietoso studio da parte di ESPN Basketball Power Index dice che si arriverà a 38 vittorie finali, mentre è già più ragionevole vederli intorno alle 41. Sembra invece sostanzialmente impossibile finire la stagione con un 52-19 che possa pareggiare le 56 W della scorsa stagione.

Anche le cifre in proiezione sono contro la squadra, infatti la media del record conseguito dopo un esonero, rispetto a quello ragionevolmente pronosticato, è di -1,1 punti percentuali. Anche il differenziale tra rendimento pre e post avvicendamento in panchina si aggira intorno ai dieci punti percentuali, con la mirabile ma unica eccezione dei Lakers che nel 2012-2013 incrementarono addirittura del 37%.
Insomma, iniziare così male la stagione e cambiare il coach molto spesso equivale a non riuscire più a raddrizzarla. Ora starà a Harden e compagni cercare di smentire la storia recente.