NBA Media day: gli Warriors ripartono con la voglia di tenere Barnes

I campioni in carica si presentano alla nuova stagione ancora più convinti e forti.
26.09.2015 18:00 di  Simone Mazzola  Twitter:    vedi letture
NBA Media day: gli Warriors ripartono con la voglia di tenere Barnes
© foto di Warriors Twitter

Ora si può tranquillamente dire che l’estenuante attesa partita dopo la sesta partita della scorsa finale NBA è finalmente terminata.
Nella giornata di ieri si sono svolti i primi Media Day con le squadre che si sono presentate alla stampa per iniziare la propria stagione.
Di sicuro i Golden State Warriors erano i più attesi un po’ perché campioni in carica e un po’ per le piccolo cose successe e da succedere che tengono banco.

Innanzitutto si è rivisto all’headquarter Steve Kerr dopo che in estate aveva subito ben due interventi alla schiena: “A dirvi la verità non è stata una bella estate per me -ha detto- perché ho fatto fatica a recuperare fisicamente dalle due operazioni che sono state molto faticose. Diciamo che non è stata l’estate da campione NBA che m’immaginavo”.
Nonostante questo il coach ha già le idee chiare per il training camp dicendo che difficilmente ci saranno giornate con il doppio allenamento, per far entrare gradualmente in ritmo i suoi.
A tal proposito la squadra giocherà solamente una partita di preseason al di fuori della California, in quel di Portland.

C’era anche il Gm Bob Meyers che dopo aver rinnovato immediatamente Draymond Green quest’estate, ora ha due priorità in vista della nuova stagione: i rinnovi di Barnes ed Ezeli.
“Festus incarna perfettamente lo stile Warriors e stiamo lavorando intensamente per rinnovargli il contratto –ha detto- e siamo fiduciosi sul possibile accordo”.
Il discorso per Barnes è un po’ diverso, visto il pedigree del giocatore che ha appena rifiutato un quadriennale da 64 milioni: “Siamo sempre in contatto con Harrison e il suo agente, lavoriamo per un rinnovo che possa soddisfare le parti. Vi consiglio di stare sintonizzati tra il 28 e il 31 ottobre”.
Infine c’è anche Klay Thompson, tornato molto carico dopo l’estate e che ha esternato tutta la sua felicità per come è andato l’inizio della sua carriera: “Ho ringraziato Dio ogni giorno per il fatto che non mi abbiano scelto i Bucks ma gli Warriors”. Frase forse indelicata nei confronti dei Bucks che sono comunque una franchigia in ascesa, ma valutata ora è un’esternazione d’indubbia verità.