Paul George è il miglior "two way player" della lega, ecco perchè

L'inizio sprint dei Pacers ha un nome e un cognome: Paul George.
27.11.2015 18:47 di  Simone Mazzola  Twitter:    vedi letture
Paul George è il miglior "two way player" della lega, ecco perchè
© foto di twitter

Dopo quell’orrendo infortunio occorsogli nell’estate di due anni fa con la maglia di Team Usa e una stagione praticamente passata per intero ai box, Paul George era carichissimo per ripartire.

La diaspora di Hibbert, Stephenson e West ha rivoluzionato gli obiettivi della squadra, così Vogel e Bird hanno deciso che i nuovi Pacers sarebbero dovuti essere da corsa e con George da quattro.
Il giocatore ha ribadito diverse volte durante l’estate di non gradire affatto il ruolo che lo avrebbe portato molto più vicino a canestro, arrivando a far pensare una potenziale frattura tra lui e la società.
Così non è stato perché il suo inizio di stagione è stato a dir poco superlativo, producendo cifre importanti ma soprattutto calandosi perfettamente nella parte: “E’ il miglior two way player della lega” ha detto coach Vogel dopo la sua prova da 40 punti contro i Wizards e al momento è difficile dargli torto.

Oltre ai punti e ai rimbalzi che ormai sono statistiche relativamente indicative se prese da sole ed estrapolate dal contesto, le cifre di PG sono fantastiche. Se ne facciamo una produzione per 100 possessi stiamo parlando di 36.2 punti, 11.8 rimbalzi, 6,7 assists e 2.3 rubate con il 45% sia da due che da tre.
E’ vero che parliamo di un campione di solamente 14 partite, ma meglio di lui nella storia della lega in questa particolare categoria statistica ci sono David Robinson, Karl Malone, Larry Bird e LeBron James (due volte). Una bella compagnia.
Sta portando praticamente da solo il peso offensivo dei Pacers, segna molto e coinvolge i compagni,ma ciò che ancor di più lo caratterizza e lo rende unico è la capacità di giocare anche la metà campo difensiva con un’intensità belluina, perché sul perimetro rimane uno dei migliori difensori della lega.
Ovviamente a lungo andare questo sfibrerà la resistenza di un giocatore che comunque arriva da un anno circa di stop,, ma quello che sta producendo ora è qualcosa di unico nella storia NBA e i tifosi sono felicissimi di poterlo riabbracciare.