Utah pronta al Mexico game: le parole di Rudy Gobert e Raul Neto

Conference Call con il Difensore dell'anno ed il giocatore brasiliano: ecco le loro dichiarazioni
14.12.2018 18:45 di  Paolo Terrasi  Twitter:    vedi letture
Utah pronta al Mexico game: le parole di Rudy Gobert e Raul Neto

Per la prima volta dopo 15 anni, gli Utah Jazz torneranno in Messico a giocare una partita di Regular season, in occasione dei Mexico City Games, tradizione ormai ventennale che per il terzo anno di fila porta due o più partite a sud del confine. Utah, prima di affrontare San Antonio in occasione dell' NBA Sundays (parte delle 42 partite record in prima serata per l'Europa quest'anno), affronterà gli Orlando Magic, che hanno già sconfitto i Chicago Bulls sempre nel paese tricolore. A margine dell'evento, Basketissimo ha partecipato ad una conference Call con Rudy Gobert, miglior difensore dell'anno in carica, e Raul Neto, nazionale Brasiliano. 

Il primo a prendere la parola è stato il francese, che si è soffermato sull’importanza dei Global Games: “ E’ una cosa grandiosa giocare Global Games: il Basket è uno sport globale e penso che per il brand NBA sia un ottima cosa. Utah è una delle squadre più internazionali della lega, e questo dà la possibilità a molti giovani di avvicinarsi più facilmente alla pallacanestro”.
Il focus si sposta sulla stagione dei Jazz, e sulla situazione del “selvaggio west”, con tante squadre in poche partite di distanza: “E’ una stagione lunga, abbiamo avuto momenti duri ma siamo una buona squadra e usciremo, sappiamo qual è il nostro potenziale di squadra. Come uno dei migliori difensori della lega il mio obiettivo è quello di contribuire ad essere una delle migliori difese della lega. Essere un All Star mi piacerebbe, se gioco al mio meglio penso di potercela fare. Ma l’importante è guidare la tua squadra, il mio focus è migliorare come giocatore per aiutare la squadra. Penso che l’Ovest sia molto duro da quando sono nella lega, quest’anno la competizione è accesissima e pensiamo ad una gara per volta, ma non penso che sia troppo più dura del solito, l’arrivo di Lebron ha cambiato qualcosa ma ogni notte è una sfida, e l’NBA è così dura perché ogni squadra è competitiva, ed è prematuro guardare alla classifica”.
Infine, due parole anche sul basket FIBA, e sulla controversa riforma del processo di qualificazione: “Il nuovo processo di qualificazione ai mondiali è stato molto strano, la Francia ha un sacco di giocatori in NBA ed io stesso ho potuto giocare soltanto due partite, abbiamo dovuto giocare partite di un certo livello con ragazzi che non sono abituati a giocare a certi livelli, ma hanno portato a termine il lavoro strappando la qualificazione, e sono molto entusiasta all’idea di poter giocare con loro in Cina”.

Sulle finestre FIBA ha parlato anche Netinho (cit. Gobert): “Le finestre Fiba sono molto differenti dal solito, con le finestre, rende molto difficile per noi NBA giocare in nazionale, io e Cristiano (Felicio) non abbiamo ancora giocato in nazionale durante queste qualificazioni, a settembre ho avuto dei workout con i Jazz e non ho potuto partecipare. E’ importante per noi qualificarci, abbiamo perso partite contro Canada, contro Venezuela, molto difficile, ma possiamo farcela, è difficile per noi NBA, mi sono sentito al telefono con i ragazzi rimanendo positivo, dicendo loro perché non ho potuto partecipare ed aiutandoli e consigliandoli”. Il carioca ripensa anche al suo impatto nella lega:  “Per un brasiliano è difficile arrivare in NBA e starci per un po’ di tempo, le opportunità non sono molte. […] Personalmente mi ispiro a Nash, che ho osservato negli anni seguendo il mio connazionale Leandro Barbosa, con lui ai Suns
I Jazz, lieta sorpresa della NBA la scorsa stagione ed una delle realtà più solide della lega da diversi anni, puntano a ripetersi:  “L’anno passato abbiamo avuto una stagione molto buona, avevamo iniziato male ma siamo migliorati partita dopo partita, e l’obiettivo è fare lo stesso quest’anno. Coach Snyder antepone il gruppo al singolo, e questo ci fa sentire tutti importanti e capaci di potere contribuire e sappiamo cosa dobbiamo fare, pensando prima alla difesa che ci permette di essere più rilassati in attacco. E’ importante vincere contro Orlando, non perché le prossime gare saranno difficili ma perché  prendiamo ogni partita con la stessa attenzione: e’ una partita speciale perché per la prima volta siamo in campo internazionale, ma Orlando viene da un ottimo periodo e non può essere sottovalutata”.Infine, due sulle modifiche del regolamento (“Le nuove regole sulla difesa all’inizio ci hanno tolto l’aggressività, ma non penso che alla fine cambi molto il modo di difendere, è stato difficile trovare uniformità di giudizio all’inizio ma adesso ci stiamo abituando“) e sull’ultimo acquisto di Utah, direttamente da Cleveland: “Kyle Korver è un grande giocatore che è nella lega da molto, ci aiuta molto ed è importante per  il nostro sistema di gioco con la sua precisione, quando mancano 4”, 3” sul cronometro dei 24, ti puoi affidare a lui, è capace di cambiare la partita entrando in ritmo in molto poco tempo“.