C'è il Real, Messina: "Necessario adattarsi a una situazione strana"

Milano torna in campo per il primo atto di un doppio turno importante di Eurolega, in uno scenario che sarà decisamente surreale.
02.03.2020 17:40 di Ennio Terrasi Borghesan Twitter:    vedi letture
C'è il Real, Messina: "Necessario adattarsi a una situazione strana"

In condizioni normali sarebbe stata una partita da tutto esaurito, invece l’emergenza medica la ridurrà ad una sfida a porte chiuse, senza pubblico, tutta da vedere ma solo attraverso la trasmissione televisiva di Eurosport 2 o Eurosport Player. Olimpia-Real Madrid è una sfida che affonda le proprie radici negli anni ’60 e anche se nelle ultime stagioni le “merengues” hanno sempre avuto la meglio, la cronaca delle gare parla di sfide spesso equilibrate in cui il Real – per vincere – ha dovuto dare il meglio, rimontare, combattere. E’ successo anche nella prima sfida di questa stagione a Madrid. E’ una settimana cruciale per l’Olimpia che ha bisogno di rimettersi in moto in EuroLeague e giocherà dopo 48 ore a Valencia. La settimana prossima a Milano arriverà l’Olympiacos: è decisamente il momento decisivo della stagione. Il Real Madrid ovviamente è un avversario tremendo: ha avuto un momento di difficoltà ad inizio stagione quando ha perso tre gare di fila, poi ne ha vinte 13 consecutive, ne ha perse altre tre e ha ripreso la marcia. A questa partita arriva cavalcando una striscia di cinque vittorie consecutive. Tra queste, i successi di Tel Aviv e Istanbul/Fenerbahce, quest’ultimo successo con 29 punti di scarto. Nella partita vinta con il Panathinaikos nell’ultimo turno, non hanno giocato il francese Fabien Causeur, l’ala Anthony Randolph e il playmaker Sergio Llull. Ma in termini di infortuni, l’Olimpia ha i suoi problemi: il playmaker Sergio Rodriguez, 13.2 punti e 5.5 assist di media, nell’ultima uscita a Kaunas ha riportato un problema muscolare e una distorsione alla caviglia sinistra. Si gioca dunque martedì 3 marzo alle 20.45.

L’OLIMPIA – E’ tornata ad allenarsi domenica dopo il rientro da Kaunas. In settimana, dopo l’assenza dalla gara di Kaunas, è tornato disponibile Arturas Gudaitis. Non lo è invece Christian Burns. In Lituania, hanno avuto un impatto convincente Keifer Sykes e Drew Crawford. Il playmaker di Chicago ha prodotto la sua terza gara in doppia cifra, sta tirando con il 37.7% da tre ed ha stabilito il primo personale di assist con cinque. L’ala ha fatto il suo massimo di minuti e punti (13), giocando tanto in coppia con Vlado Micov. A Kaunas è rientrato anche Ricky Moraschini dopo sette partite di assenza.

COACH ETTORE MESSINA – “Giochiamo contro una squadra fantastica una partita da affrontare con grande senso di urgenza. Ovviamente sarà strano giocare a porte chiuse, quindi chi si adatterà meglio ad una situazione complicata avrù maggiori chance di spuntarla. Controllare i rimbalzi e difendere in modo efficace sui loro tiratori sarà fondamentale per provare a vincere”.

L’AVVERSARIO  –  Il Real Madrid ha vinto il titolo europeo nell’era Pablo Laso nel 2015 e nel 2018 e ha giocato le Final Four sei volte negli ultimi sette anni. Il centro di 2.20 Walter Tavares, difensore dell’anno la stagione scorsa, è l’unico che sia sempre partito in quintetto quest’anno (6.9 punti e 6.9 rimbalzi); il playmaker Facundo Campazzo (10.3 punti, 7.3 assist) è stato presente 25 volte su 26. Anthony Randolph è sempre partito in quintetto quando è stato disponibile, ma dovrebbe essere assente per infortunio. Gabriel Deck parte adesso in quintetto da ala forte (8.2 punti per gara). Lo svedese Jeffery Taylor è stato spesso schierato in quintetto (40.4% da tre) sia da guardia che da ala piccola. Hanno ampio minutaggio ovviamente Rudy Fernandez (42.0% da tre), il bomber Jaycee Carroll (42.6% dall’arco), l’ala-centro Jordan Mickey (9.0 punti, 67.7% da due), l’altro lungo Trey Thompkins (10.9 punti, 47.5% da tre, 91.7% dalla lunetta). In assenza di Sergio Llull ha giocato molto anche Nicolas Laprovittola, che lo scorso anno a Badalona era stato MVP del campionato spagnolo.

LA PARTITA DI ANDATA – Il Real Madrid ha vinto 76-67 capovolgendo la partita nel secondo tempo dopo che Milano era andata in spogliatoio avanti di nove, 39-30. Strepitosa la prova di Vlado Micov con 22 punti e 4/5 da tre, Luis Scola ha segnato 11 punti, Jeff Brooks solo due ma con nove rimbalzi. Kaleb Tarczewski ha avuto un doppio otto in punti e rimbalzi. L’uomo decisivo per il Real è stato Anthony Randolph, 16 punti con cinque triple. Facundo Campazzo ha segnato sette punti ma con 12 assist. L’Olimpia era senza Nemanja Nedovic.

I PRECEDENTI VS. REAL MADRID – In competizioni europee Olimpia Milano e Real Madrid si sono incontrate 31 volte, con un bilancio di 22-9 per il Real Madrid che si è imposto negli ultimi 13 precedenti. L’ultima vittoria dell’Olimpia risale alla stagione 2008/09: finì 70-61 con 23 punti di Marco Mordente che fece 5/6 da tre, 14 di Mason Rocca e 13 di David Hawkins. Real Madrid-Olimpia ha assegnato la Coppa dei Campioni nel 1967 a Madrid e la Coppa delle Coppe nel 1984 a Ostenda: in ambedue le circostanze ha vinto il Real. 16 volte questa gara si è giocata a Madrid e il bilancio è 15-1 per gli spagnoli. L’unica vittoria milanese a Madrid risale all’Uleb Cup 2003/04. Finì 62-61 (11 Lonnie Cooper e Claudio Coldebella; Antonis Fotsis ne fece 19 per il Real che poi perse la finale contro l’Hapoel Gerusalemme). L’Olimpia era guidata da Attilio Caja. 14 volte si è giocato a Milano (8-6 Olimpia). Una volta in campo neutro (Ostenda, appunto, 0-1). Il Real Madrid ha vinto la sua prima Coppa dei Campioni nel 1964 battendo in finale lo Spartak Brno dopo aver perso la finale in due anni consecutivi. In quegli anni vinse il titolo quattro volte in cinque anni, unica eccezione il 1966 quando ad affermarsi fu proprio l’Olimpia (che il Real aveva eliminato in semifinale proprio nel 1964). Il Real venne eliminato nell’equivalente dei quarti di finale dall’Olimpia: a Madrid Emiliano Rodriguez segnò 20 punti e il Real s’impose 71-66, ma nel retour-match del Palalido il Simmenthal giocò una partita prodigiosa, vinse 93-76 con 40 punti di Gabriele “Nane” Vianello e 27 di Bill Bradley. Così si qualificò per le Final Four dove sconfisse il CSKA Mosca e poi nella storica finale di Bologna dell’1 aprile 1966 lo Slavia Praga. La stagione successiva Real Madrid e Olimpia Milano si affrontarono di nuovo in finale, ma in gara unica a Madrid, il Real si riprese lo scettro 91-83 (29 Emiliano; Red Robbins segnò 32 punti in finale).

LA REAL MADRID CONNECTION – Sergio Rodriguez ha giocato nel Real Madrid sei stagioni, di rientro dalla NBA e prima di passare a Philadelphia. In queste sei stagioni ha vinto l’EuroLeague nel 2015, è stato MVP della competizione nel 2014, ha vinto tre volte il titolo spagnolo, quattro volte la Coppa del Re, tre volte la Supercoppa spagnola. Due volte ha vinto la classifica degli assist nel campionato spagnolo. Lo scorso anno, con il CSKA Mosca, ha battuto il Real Madrid in semifinale sulla strada del suo secondo titolo europeo. Ettore Messina ha allenato il Real Madrid per quasi due anni con un record di 23-13 in EuroLeague. Tra i suoi giocatori in quel periodo ha avuto Sergio Llull e Felipe Reyes, oltre a Sergio Rodriguez. Michael Roll è stato compagno di squadra nella nazionale tunisina di Salah Mejri. Gudaitis e Laprovittola hanno giocato assieme a Vilnius; Michael Roll è stato compagno di squadra di Fabien Causeur a Vitoria.

L’ARGENTINA CONNECTION – Luis Scola ha vinto la medaglia d’argento agli ultimi Mondiali giocando assieme a Nicolas Laprovittola, Facundo Campazzo e Gabriel Deck, tutti del Real Madrid. Potrebbero tutti giocare le Olimpiadi del 2020 a Tokyo. Nella finale mondiale di Pechino 2019 tra Spagna e Argentina erano in campo oltre ai quattro argentini anche Sergio Llull e Rudy Fernandez.

SCOLA E REYES – Felipe Reyes è il giocatore più anziano della competizione davanti a Luis Scola. Sono gli unici due giocatori che erano presenti nella stagione inaugurale di EuroLeague nel 2000/01. Reyes è nato il 16 marzo 1980, Luis Scola il 30 aprile sempre del 1980. Reyes ha giocato 350 partite con 3014 punti e 1785 rimbalzi. Scola vanta 2301 punti e 926 rimbalzi. Tuttavia, per una curiosa coincidenza i due non hanno mai giocato contro in una partita di EuroLeague, neppure nella partita di andata in cui Reyes non era disponibile.